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Festa del papà, una ricorrenza per tutta la famiglia

19/03/2015

La festa del papà, una festa per l’intera famiglia. Tra dolci e lavoretti scolastici, il 19 marzo è il pretesto che il calendario offre ai figli per celebrare il papà, anche materialmente con un piccolo regalo. Ma può essere l’occasione per ribadire la sua “presenza emotiva all’interno del nucleo familiare”. La dottoressa Emanuela Mencaglia, psicologa e psicoterapeuta di Humanitas, traccia un ritratto della figura del papà nella famiglia di oggi.

«Finalmente il ruolo del padre si è evoluto – sottolinea la dottoressa – e questo ha coinciso con l’impegno lavorativo sempre maggiore delle madri: i ruoli diventano “intercambiabili” e la condivisione nella crescita dei figli è diventata per molti padri un punto di forza e di orgoglio. Oggi i padri, anche nelle situazioni più tristi, quando la coppia si separa, hanno raggiunto la consapevolezza di rimanere genitori e combattono per vedersi riconosciuto questo ruolo e mantenere una presenza attiva».

Padre e madre, genitori. Le due figure sono dunque sullo stesso piano di fronte ai figli. «La stessa festa sembra essere nata per “par condicio” agli inizi del ’900 negli Stati Uniti, dove già si celebrava la festa della mamma – spiega la dottoressa Mencaglia –. Prima, spesso, il padre era visto come colui il quale lavorava e provvedeva esclusivamente al sostentamento pratico della famiglia. In realtà i padri hanno conquistato un ruolo non più solo “materiale”, ma degno di essere una presenza emotiva e partecipe nel clima familiare. Per questo la festa del papà deve diventare una festa per tutta la famiglia».

 

Importante aumentare gli scambi emotivi con i figli

In molti casi, il 19 marzo è visto come il giorno della complicità fra padre e figlio, o figlia, quando, per onorare la festa, si passa del tempo insieme, nel gioco, nelle attività extra scolastiche, nello studio. Ma sarebbe bene che fosse “19 marzo” tutto l’anno. «Sarebbe auspicabile – prosegue la specialista – che i padri, anche quelli più “formali” nel loro ruolo di genitore, aumentino gli scambi emotivi con i propri figli, iniziando da quando sono piccoli, per imparare a conoscerli e a conquistarsi quel ruolo di guida e sostegno che deve essere presente nella genitorialità. Si è genitori sempre, non solo perché una data ce lo ricorda, e se si decide di percorrere questa strada dobbiamo ricordare che è per sempre, quindi anche il 20, 21, 22 marzo…».

E i padri cosa possono regalare ai figli? «Forse il vero regalo che i padri possono fare è quello di riconoscere la loro indipendenza e individualità. Possono fare in modo che le scelte di vita dei ragazzi non siano predefinite o proiezioni dei desideri degli adulti, ma espressioni della propria personalità e creatività, guidate dal buon senso di chi ha un po’ più di esperienza», auspica la dottoressa.

 

Commento a cura della dottoressa Emanuela Mencaglia

Psicologa del Cancer Center di Humanitas Milano

Emanuela Mencaglia, psicologa Humanitas Milano

 

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