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Influenza A, come curarsi

17/09/2009

Conoscere per evitare allarmismi. Continua l’approfondimento di Humanitas Salute sull’influenza A/H1N1. In questo terzo articolo, una serie di domande e risposte per capire meglio come curarsi.

Mentre le notizie sulla diffusione del virus H1N1 si susseguono, in tutto il mondo cresce la paura del contagio. Ma quali sono i reali pericoli legati all’influenza da virus A-H1N1? Come prevenirla e affrontarla? Dopo avere conosciuto più da vicino il virus H1N1 e le sue caratteristiche, e dopo aver passato in rassegna alcuni utili consigli per prevenire il contagio, ecco una serie di domande e risposte per capire meglio – con l’aiuto del dott. Michele Lagioia, vicedirettore sanitario di Humanitas, specialista in Igiene e Medicina Preventiva – come curarsi.

1. Quali farmaci possono essere usati per trattare le infezioni da virus influenzali A/H1N1 nell’uomo?
2. I farmaci antivirali possono essere assunti a scopo preventivo?
3. Quando sarà pronto il vaccino?
4. Cosa si intende con dosi di vaccino “quarantenate”?
5. Che differenza c’è tra vaccino e farmaco antivirale?
6. Gli antivirali devono essere assunti dai soggetti immunodepressi anche se non hanno avuto alcun contatto con persone provenienti da aree endemiche?
7. Le donne in gravidanza, indipendentemente dal mese di gestazione, devono fare profilassi con antivirali anche se non hanno avuto contatti con eventuali “casi sospetti”?
8. Quali possono essere i gruppi di persone a rischio di ospedalizzazione e di complicanze?

1. Quali farmaci possono essere usati per trattare le infezioni da virus influenzali A/H1N1 nell’uomo?
Sono disponibili diversi tipi di farmaci antivirali per il trattamento dell’influenza: amantadina, rimantadina, oseltamivir e zanamivir. Mentre la maggior parte dei virus si sono rivelati suscettibili a tutti e quattro i farmaci, il nuovo virus influenzale è risultato resistente alla amantadina e alla rimantadina; pertanto solo oseltamivir (Tamiflu) e zanamivir (Relenza) sono raccomandati per il trattamento della nuova Influenza.

2. I farmaci antivirali possono essere assunti a scopo preventivo?
No, i farmaci antivirali non sono vaccini e non debbono essere usati a scopo preventivo, devono essere assunti sotto il controllo di un medico solo per il trattamento della malattia. Per acquistarli è comunque necessario la prescrizione medica.

3. Quando sarà pronto il vaccino?
Il vaccino al momento è in produzione. La produzione industriale è al passo con le previsioni, per cui c’è sempre più certezza che, in Italia, a partire da metà novembre il vaccino sarà disponibile e potrà avere inizio il piano di vaccinazioni studiato dal Ministero del Welfare.

4. Cosa si intende con dosi di vaccino “quarantenate”?
In realtà un certo quantitativo di dosi di vaccino contro il virus H1N1 è già disponibile, ma non ancora utilizzabile. Si tratta di dosi ‘in quarantena’, perché non possono essere utilizzate prima di aver completato l’iter di sperimentazione previsto. La produzione di un nuovo vaccino, infatti, deve sempre essere seguita da una fase di test allargata, su tutte le fasce di popolazione: dai bambini in età pediatrica alle donne in gravidanza, dagli adulti sani ai soggetti affetti da patologie croniche, dai giovani agli anziani. La fase di test è indispensabile per essere sicuri di avere a disposizione un vaccino che sia non solo efficace, ma anche privo di effetti avversi.

5. Che differenza c’è tra vaccino e farmaco antivirale?
Gli antivirali sono medicinali usati per il trattamento dell’influenza. Se assunti tempestivamente entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi, possono ridurre i sintomi, la durata della malattia e le complicanze dell’influenza. Possono ridurre la capacità del virus di replicarsi ma non danno l’immunizzazione né stimolano la produzione di anticorpi come i vaccini. Un uso improprio e ingiustificato degli antivirali nel caso della nuova influenza è da evitare soprattutto perché il nuovo virus potrebbe diventare resistente al farmaco e la persona che li assume senza controllo medico può essere soggetta ad effetti indesiderati anche gravi.

6. Gli antivirali devono essere assunti dai soggetti immunodepressi anche se non hanno avuto alcun contatto con persone provenienti da aree endemiche?
Sarà cura del medico curante valutare la situazione clinica del paziente, anche alla luce degli effettivi benefici che lo stesso potrebbe trarre dall’assunzione dei farmaci antivirali.

7. Le donne in gravidanza, indipendentemente dal mese di gestazione, devono fare profilassi con antivirali anche se non hanno avuto contatti con eventuali “casi sospetti”?
L’assunzione degli antivirali a scopo preventivo deve avvenire, dietro prescrizione di un medico, soltanto nei casi di contatti “stretti” di casi confermati di influenza A. In caso di dubbi e preoccupazioni e comunque sempre prima di iniziare una terapia farmacologica è opportuno contattare il proprio ginecologo, che valuterà la situazione caso per caso.

8. Quali possono essere i gruppi di persone a rischio di ospedalizzazione e di complicanze?
L’ECDC ha pubblicato, il 20 luglio, sulla base di studi scientifici, le categorie di persone che possono essere a rischio di complicanze qualora contraggano la nuova influenza, sottolineando che tale elenco è soggetto e modifiche e a sviluppo in base a nuovi dati che saranno disponibili.
L’elenco fa riferimento a uno studio iniziale condotto in California su 553 casi di infezione da virus A (H1N1) 30 pazienti sono stati ospedalizzati perché bisognosi di cure. Di questi 30 pazienti, 19 erano affetti da patologie croniche i cui sintomi si manifestavano con frequenza decrescente: asma o malattie respiratorie croniche ostruttive, diabete, immunodepressi, malattie cardiovascolari (esclusa la semplice ipertensione) patologie renali croniche, neurologiche ed oncologiche. Un altro studio indica l’obesità tra i fattori di rischio e, secondo i dati riportati dal CDC tra i gruppi a rischio vi sono le donne incinte e i bambini sotto i due anni.
Alcuni studi riportano anche complicanze tra persone non affette da patologie croniche ma bisogna ricordare che questo avviene anche per l’influenza stagionale.
Il gruppo di persone non affette da patologie croniche sopra i 60 anni, a differenza della influenza stagionale, non viene particolarmente colpito dalla nuova influenza A H1N1.

Elenco:
a) persone affette da malattie croniche respiratorie, cardiovascolari (esclusa l’ipertensione), renali, epatiche, ematologiche, neurologiche, neuromuscolari, diabete ed altri disordini metabolici, infezione da HIV ed immunodepressi per cause naturali o iatrogene (indotte da farmaci).
b) bambini di età inferiore a due anni
c) donne in gravidanza o allattamento
d) persone affette da asma in trattamento
e) obesi con Indice di Massa corporea (BMI – body mass index) superiore a 30
In generale ogni altra condizione in cui si riducono le difese immunitarie e la funzione respiratoria.

A cura della Redazione
Fonte: Ministero della Salute

Nel prossimo approfondimento, domande e risposte per saperne di più su:
– VIAGGIARE SICURI

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