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“I bambini non paghino la crisi finanziaria mondiale”

29/04/2009

Scienziati, economisti, esperti di salute ed organizzazioni non governative rivolgono un appello al G8 in occasione della Giornata Europea dell’Immunologia.

Scienziati, economisti, esperti di salute e rappresentanti della società civile hanno rivolto un forte appello alle otto nazioni più potenti del mondo in occasione della Giornata Europea di Immunologia, che ricorre il 29 aprile. Il vertice del G8, che si terrà in Italia a luglio, è un’ottima opportunità per iscrivere saldamente i vaccini all’ordine del giorno della comunità internazionale.

Il prof. Alberto Mantovani, Presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca, ed il dott. Julian Lob-Levyt, Direttore generale della GAVI Alliance, hanno esortato il G8 ad investire risorse aggiuntive per la salute globale in un momento di recessione economica. Essi hanno parlato oggi all’evento, “Immunologia, economia e solidarietà: uniti per la salute globale”, un convegno di alto profilo tecnico e scientifico, organizzato dalle rispettive istituzioni e patrocinato dal Ministero italiano dell’Economia e delle Finanze. Lo scopo del convegno era fare il punto sulle scoperte scientifiche più innovative che permettono ai bambini più poveri del mondo di ricevere vaccini salvavita.

“La crisi finanziaria minaccia gli sforzi compiuti dai paesi poveri per migliorare i loro sistemi sanitari. Ma i più vulnerabili non devono essere vittime dell’attuale recessione economica”, ha affermato il dott. Lob-Levyt. “Se non si riuscirà a trovare risorse aggiuntive, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) non saranno raggiunti ed i leader dell’economia mondiale verranno meno alle promesse fatte in occasione dei vertici precedenti”.
“Il prossimo vertice dei G8 a luglio offre ai potenti del mondo un’opportunità unica per influenzare l’azione collettiva futura nel campo della salute globale – ha aggiunto il prof. Mantovani, che è anche docente dell’Università degli Studi di Milano -. Uno degli obiettivi del G8 infatti è definire le strategie per salvaguardare i progressi compiuti nell’ambito della salute e le misure da adottare per raggiungere gli OSM entro il 2015”.

Il prof. Mantovani ha sottolineato che la vaccinazione è uno degli investimenti migliori per ridurre la povertà e prevenire alti costi economici e sociali nel lungo periodo. I ricercatori stimano che ogni dollaro speso per le vaccinazioni possa rendere fino a 18 dollari americani. Vaccinare un bambino contro cinque malattie letali: difterite, tetano, pertosse, epatite B e Hib, un’infezione che provoca meningite e polmonite, costa circa 12 dollari americani. Altri vaccini, come quelli contro il morbillo e la rosolia, costano soltanto qualche centesimo.

“Come possono i governi spendere trilioni di dollari per salvare le loro banche ed ignorare i bambini che muoiono di malattie prevenibili nei paesi in via di sviluppo? Se i leader del G8 non agiscono subito, dovremo far fronte non solo al fallimento economico, ma anche ad un fallimento morale ed i leader mondiali non potranno scusarsi dicendo che non sapevano,” ha aggiunto il dott. Lob-Levyt.

Tra i relatori del convegno anche Vittorio Grilli, Direttore Generale del Tesoro, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Rino Rappuoli, Vicepresidente della ricerca per i vaccini di Novartis, e Giovanni Pianosi, Responsabile del Gruppo di Cooperazione Internazionale «Les Cultures».
“La ricerca scientifica, la società civile e l’economia hanno unito le loro forze sotto l’insegna di GAVI – ha spiegato Mantovani -.Le attività intraprese da questa partnership tra il settore pubblico e privato aiutano a realizzare l’ambizioso obiettivo di vaccinare tutti i bambini nei paesi in via di sviluppo. Grazie a GAVI ed ai suoi partner, i bambini più poveri possono ora beneficiare di vaccini nuovi e sottoutilizzati come quello contro il rotavirus”.

Nei suoi nove anni di vita, GAVI Alliance ha concentrato i suoi sforzi sulla diffusione nei Paesi in via di sviluppo di vaccini esistenti e sottoutilizzati e sul potenziamento dei servizi sanitari. Adesso si sta adoperando per sostenere una nuova generazione di vaccini contro le malattie da pneumococco e rotavirus. La settimana scorsa, GAVI ha celebrato con il governo ruandese l’introduzione, per la prima volta in un paese in via di sviluppo, di un vaccino anti-pneumococco.
Le malattie da pneumococco, quali meningite e polmonite, uccidono ogni anno oltre 1,6 milioni di persone nel mondo, tra le quali almeno 800.000 bambini, la maggior parte nei paesi più poveri.

Un gruppo di donatori assidui, guidati dal governo italiano, ha creato le condizioni per lo sviluppo di un vaccino anti-pneumococco adatto ai paesi poveri tramite un sistema innovativo di finanziamento noto come AMC (Advanced Market Commitments). Grazie all’AMC, i donatori si impegnano a fornire fondi per l’acquisto di vaccini una volta che questi sono stati sviluppati, creando così il potenziale per un mercato futuro. Questi impegni finanziari sono un incentivo per i produttori di vaccini ad investire le notevoli somme necessarie per la ricerca, nonché per lo sviluppo e l’organizzazione della capacità produttiva. In compenso essi s’impegnano a fornire i vaccini ad un prezzo giuridicamente vincolante, accessibile ai paesi in via di sviluppo. Tra pochi mesi, GAVI avvierà la realizzazione del primo AMC – un programma pilota contro le malattie da pneumococco.

Il governo italiano dà il suo appoggio anche all’International Finance Faciliy for Immunisation (IFFIm), che raccoglie fondi per le vaccinazioni sul mercato privato delle obbligazioni. “L’Italia è un leader mondiale nel campo dei meccanismi innovativi di finanziamento per la salute”, ha affermato Lob-Levyt. “È il principale donatore dell’AMC ed uno dei principali sostenitori dell’IFFIm.”
A partire dal 2006, il sostegno finanziario del governo italiano alla GAVI Alliance ammonta ad oltre 1 miliardo di dollari americani, suddiviso su un periodo di 20 anni.

GAVI Alliance
GAVI Alliance è una partnership tra il settore pubblico e privato volta a migliorare la salute nei paesi più poveri. GAVI Alliance riunisce paesi in via di sviluppo e governi donatori, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’UNICEF, la Banca Mondiale, l’industria dei vaccini dei paesi industrializzati e di quelli in via di sviluppo, agenzie tecniche e di ricerca, organizzazioni non governative, la Fondazione Bill &Melinda Gates ed altri benefattori privati.
Il sostegno offerto da GAVI consiste nel fornire vaccini salvavita e nel potenziare i sistemi sanitari. Dal 2000, sono stati vaccinati 213 milioni di bambini ed è stato possibile prevenire 3,4 milioni di decessi prematuri grazie ai programmi finanziati da GAVI.

Per ulteriori informazioni: http://www.gavialliance.org/

A cura della Redazione

 

 

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