Prevenzione

Cosa sono i fattori di rischio?

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I fattori di rischio sono situazioni o condizioni che sono statisticamente associate alla comparsa di una malattia e che influenzano, direttamente o indirettamente, lo sviluppo e il decorso della malattia stessa.

Vediamo quali sono i principali fattori e come si differenziano tra loro con l’aiuto del dottor Giovanni Covini, Responsabile del Centro diagnostico Humanitas Lab.

Fattori di rischio modificabili e non modificabili

Non è detto che l’assenza di un certo fattore di rischio impedisca lo sviluppo della malattia e nemmeno che la sua presenza ne determini per forza la comparsa: è provato, però, che la presenza di un fattore di rischio in un determinato soggetto rende statisticamente più probabile la comparsa della patologia associata.

I fattori di rischio si possono classificare in modificabili e non modificabili. I fattori di rischio modificabili sono quelli sui quali influiscono le proprie scelte e la propria sensibilità; i fattori di rischio non modificabili dipendono da condizioni non determinate dalle nostre scelte.

Conoscere i fattori di rischio personali e quelli specifici del proprio contesto lavorativo, sociale e familiare è il primo passo per prevenire le malattie correlate e per migliorare o mantenere la propria salute. Infatti la prevenzione verrà soprattutto focalizzata e personalizzata in base ai fattori di rischio dell’individuo, con lo scopo di rendere meno probabile il verificarsi della malattia.La diagnosi precoce di una malattia permetterà un trattamento tempestivo consentendo alla terapia la massima efficacia. 

Quali sono i fattori di rischio modificabili?

Le scelte che compiamo ogni giorno hanno un’influenza determinante sulla nostra salute. Con il nostro stile di vita, infatti, forse non possiamo prevenire completamente l’insorgenza di ogni malattia, ma di certo possiamo ridurre il rischio in maniera più che significativa.

Tuttavia possiamo influenzare significativamente le probabilità di incorrere in alcune malattie, intervenendo sulle variabili modificabili.

Patologie pericolose che riguardano l’apparato cardiovascolare, come infarti o ictus, possono sì dipendere da fattori non modificabili, ma non solo: possiamo fare molto per ridurre il rischio di ammalarci. Ad esempio possiamo:

–   riportare il peso corporeo a livelli accettabili;

–   smettere di fumare, o evitare di iniziare;

–   impostare un programma di attività fisica aerobica moderata, da svolgere per almeno quaranta minuti consecutivi, più giorni possibili alla settimana;

–   ridurre il consumo di cibi ricchi di sale;

–   misurare almeno un paio di volte l’anno pressione, glicemia, livelli di colesterolo e intervenire secondo i consigli dei medici su questi parametri, se sono alterati;

–   ridimensionare le porzioni di cibo e la loro qualità;

–   riconoscere lo stress e imparare a governarlo e a non subirlo, se proprio non possiamo eliminarlo.

Quali sono i fattori di rischio non modificabili?

Fattori di rischio non modificabili sono quelli sui quali non è possibile influire direttamente, attraverso le proprie azioni e il proprio comportamento. Per le malattie cardiovascolari, ma anche per i tumori, i principali fattori di rischio non modificabili sono:

–   l’invecchiamento;

–   l’usura del tempo;

–   la predisposizione legata al genere, maschile o femminile:

–   la genetica e l’ereditarietà;

–   i fattori ambientali sui quali non possiamo personalmente intervenire;

–   il diabete, che moltiplica la probabilità di infarto, ictus cerebrale, aterosclerosi e trombosi.

Inoltre, in campo oncologico esistono alcune malattie che possono predisporre allo sviluppo futuro di un tumore, se non riconosciute e curate per tempo. Ad esempio, la cirrosi epatica aumenta la probabilità di tumore del fegato, o la malattia di Crohn può predisporre, se non curata, al tumore.