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Prevenzione

Qual è il mese giusto per fare un check-up?

02/02/2015

Quando sottoporsi a check–up? C’è un mese più adatto degli altri per sottoporsi a visite ed esami alla ricerca di un’eventuale diagnosi precoce? Molte malattie hanno un’insorgenza stagionale: la gastrite, ad esempio, si manifesta o peggiora in primavera o in autunno; l’influenza in inverno, l’ipertensione può peggiorare con il clima freddo. Tuttavia «parlando in generale di check-up non esiste un mese migliore per sottoporsi agli accertamenti – spiega Giovanni Covini, responsabile del Check-Up dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano) –. Certo, il medico deve riconoscere le malattie, informare il paziente sulla loro stagionalità ed essere pronto a trattare eventuali recrudescenze. Ma il check-up può essere eseguito tutto l’anno: particolari situazioni stagionali devono poi essere affrontate al momento».

Ma cos’è un check-up? «Il check-up – spiega il dottor Covini – è un percorso medico di esami ematochimici, strumentali e visite specialistiche finalizzati alla diagnosi precoce delle malattie: tanto più è tempestivo il riconoscimento di uno stato patologico, infatti, tanto più facile e meno aggressivo sarà il trattamento per debellare la malattia».

 

Come funzionano i check-up in Humanitas

Come funzionano i check-up in Humanitas? «In Humanitas il check-up si svolge in uno spazio esclusivo dell’ospedale progettato per assicurare il massimo comfort e rispettare la privacy individuale – spiega il dottor Covini –. Durante il check-up il paziente viene affidato a un medico “tutor” dell’intero svolgimento del percorso. Al termine del check-up, il medico incontra il paziente per illustrargli i risultati degli esami eseguiti e suggerirgli come ridurre gli eventuali fattori di rischio di malattia e mantenere un buono stato di salute. La presenza dei migliori specialisti e di apparecchiature diagnostiche di ultima generazione sono una garanzia di qualità del check-up che propone Humanitas: così come la presenza di un ospedale policlinico ad elevata specializzazione come eventuale punto di riferimento in caso di necessità».

Un percorso che va dagli esami e dalle visite di controllo al supporto psicologico: «Il paziente ha inoltre la possibilità, come gli viene spiegato durante il colloquio conclusivo – continua il dottor Covini – di rimanere a contatto con il proprio medico tutor per qualunque necessità, anche dopo aver eseguito il check-up. Essere sempre vicino alle esigenze del paziente è un servizio per noi molto importante perchè fa sentire il paziente si sente sempre accompagnato e protetto».

 

                                                                            Risposte a cura del dottor Giovanni Covini

Responsabile del servizio Check-Up di Humanitas

 

 

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