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Prevenzione

Giornata Mondiale contro il cancro: battiamolo sul tempo!

04/02/2015

Ogni anno il 4 febbraio si celebra la Giornata Mondiale contro il Cancro (World Cancer Day), promossa dall’UICC (Union for International Cancer Control), con lo scopo di “salvare” milioni di persone, diffondendo la conoscenza della malattia e premendo affinché governi e singoli individui promuovano azioni concrete per sconfiggere i tumori.

 

Giornata Mondiale contro il Cancro: Not beyond Us

L’edizione 2015 ha come slogan “Not Beyond Us“. Attraverso un approccio positivo e proattivo alla lotta contro il tumore, la giornata vuole sottolineare che esistono le soluzioni e focalizzare l’attenzione su prevenzione, diagnosi precoce, trattamento e cura.

Quattro sono gli obiettivi della campagna 2015*:
Scelte di vita salutari – mettere la popolazione nella condizione di fare scelte di vita sana per ridurre i fattori di rischio che possono contribuire all’insorgenza del cancro;
Diagnosi precoce – assicurare la disponibilità e l’accesso a programmi di diagnosi precoce per ridurre significativamente l’insorgenza di tumori;
Terapie per tutti – tutte le persone hanno il diritto di accedere a validi ed efficaci trattamenti, indipendentemente dall’area geografica  e dalle condizioni economiche in cui ci si trova;
Qualità della vita – comprendere e rispondere al forte impatto della malattia sulla sfera emozionale, mentale e fisica migliorerebbe la qualità della vita dei pazienti e dei loro cari.

«L’elevata incidenza della malattia e il suo forte impatto sociale, rendono la lotta ai tumori una priorità per tutti noi» – spiega il dottor Carlo Carnaghi, Responsabile del Servizio di Oncologia presso Humanitas Mater Domini.
Grazie agli screening, alla diagnosi precoce e ai progressi della ricerca, ciò che un tempo era sinonimo di “incurabile”, ora è una patologia con la quale si può convivere e, in molti casi, dalla quale si può guarire» – conclude il dottor Carnaghi.

La Giornata mondiale contro il cancro è un’importante occasione per divulgare corrette informazioni su una malattia che oggigiorno colpisce milioni di persone, specialmente nei Paesi occidentali industrializzati.

La prevenzione rimane, infatti, lo strumento più efficace per combattere i tumori e semplici sono le azioni da mettere in atto per vivere meglio e più a lungo: una corretta alimentazione, l’abbandono di fumo o abuso di alcol e lo svolgimento di attività fisica.

Lo sport è, infatti, un grande alleato del benessere e della nostra salute non solo nella prevenzione, ma anche quando si è già dovuto affrontare un tumore, in particolare un tumore al seno come è capitato a Monica, paziente di Humanitas Mater Domini.

Lo scorso 2 novembre al nastro di partenza della Maratona di New York, c’era anche lei con altre 9 podiste d’eccezione: dieci donne operate di tumore al seno che hanno corso per 42km, dimostrando che, con determinazione e costanza, è possibile raggiungere qualsiasi traguardo.
Il percorso di Monica testimonia sia l’importanza dell’attività fisica per ridurre eventuali recidive tumorali, sia il coraggio di buttarsi in nuove avventure dopo una cura tumorale che destabilizza fisico e mente.

L’esperienza di Monica

«Tutte le mattine corro contro me stessa. Io so che la malattia c’è stata, potrebbe raggiungermi di nuovo, ma io corro e le sto davanti. A dimostrazione di quanto mi abbia aiutato l’attività fisica, in poche parole ecco cosa è successo a New York: la mia maratona è iniziata all’imbocco del Queensboro Bridge, quando il silenzio mi ha avvolto, un nodo mi ha preso la gola e le gambe si sono bloccate, sono riuscita solo a camminare e piangere, ho pianto per tutta la lunghezza del ponte, un mix di emozioni, gioia, dolore e rabbia. Ho buttato fuori tutto! Su quel ponte ho lasciato tutto quello che non volevo più, ho lasciato i pensieri brutti legati alla malattia, le difficoltà di ristabilire una vita normale, ho provato gioia nel guardare avanti, senza tralasciare nulla di quello che il futuro ha scritto per me. Alla fine del ponte sono ripartita, ho corso fino al traguardo che ho tagliato con il sorriso…e sono andata oltre, talmente oltre, da presentarmi esattamente quindici giorni dopo alla partenza della maratona di Valencia! Niente ci può fermare!»

 

 

*FONTE: worldcancerday.org

 

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