Prevenzione

Il bimbo ha sbattuto la testa: che fare?

13/11/2013

 

I colpi alla testa sono piuttosto frequenti da quando il bimbo comincia a muovere i primi passi, ma possono anche accadere prima, se il bambino si “lancia” dal passeggino, dal fasciatoio o dal lettino. Questi colpi, come ci spiega il dottor Stefano Ottolini, aiuto in Medicina d’Urgenza e medico di Pronto Soccorso in Humanitas, in genere non hanno conseguenze gravi in quanto le ossa del cranio dei più piccoli sono molto robuste ed elastiche.

Se il bambino dopo l’urto piange disperato ma non cambia colore del viso e poco dopo ricomincia a fare quello che stava facendo prima del trauma, in genere non c’è da preoccuparsi. I rimedi che possono essere utilizzati sono il ghiaccio avvolto in un panno o i sacchetti monouso già pronti da acquistare in farmacia, da applicare dove il bambino ha battuto per limitare il gonfiore che tende a formarsi in seguito a un trauma. In mancanza di ghiaccio in casa si può fare una medicazione artigianale utilizzando una confezione di surgelati.

 

Quando preoccuparsi e come intervenire

Occorre invece prestare massima attenzione o preoccuparsi se il bambino:diventa molto pallido; ha nausea o vomito; manifesta sonnolenza o perde i sensi.
Sintomi del genere potrebbero essere i segnali di una commozione cerebrale, un’eventualità che richiede urgentemente una valutazione medica. Nel frattempo non bisogna assolutamente dare al bimbo da mangiare o bere perché potrebbe vomitare né somministrargli alcun tipo di medicinale perché avrebbe solo l’effetto di mascherare eventuali sintomi rischiando di alterare la valutazione del medico.

Se l’incidente avviene poco prima del sonnellino pomeridiano o della nanna il bambino può essere messo a dormire ma va tenuto sotto controllo. Bisogna cioè svegliarlo ogni tanto per accertarsi che stia davvero dormendo e che sia facilmente risvegliabile e che non abbia invece perso i sensi.

In generale, dopo un colpo in testa di una certa entità, è opportuno tenere in osservazione il bambino per accompagnarlo con urgenza al Pronto Soccorso al primo apparire di convulsioni, sonnolenza eccessiva, alterazioni della coscienza, che potrebbero essere segno, insieme ai sintomi descritti prima, di una commozione cerebrale, ossia una perdita di coscienza generalmente reversibile e che non produce danni permanenti, ma può rischiare di degenerare in coma.

 

A cura di Valeria Leone

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