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Camminare: ecco perché fa bene

12/07/2021

Fare movimento regolare e condurre una vita attiva fa bene tanto alla forma fisica, giocando un ruolo prezioso in termini di prevenzione di numerose patologie, quanto alla salute psichica. 

Una delle attività più semplici e quotidiane, pressoché alla portata di tutti, è la camminata. 

Ne parliamo con il dottor Stefano Respizzi, Responsabile del Dipartimento di Riabilitazione Ortopedica di Humanitas.

Camminare per la prevenzione primaria e secondaria

La camminata ha funzione di prevenzione primaria e secondaria nei confronti delle patologie che coinvolgono l’apparato cardiocircolatorio – a partire dall’ictus cerebrale, all’infarto del miocardio, alle arteriopatie periferiche degli arti inferiori -, ma anche a patologie legate a uno stile di vita non sano, come il fumo, un’alimentazione ricca di grassi saturi e la sedentarietà. 

Con prevenzione primaria intendiamo il tipo di prevenzione da attuare quando i sintomi di una malattia non sono ancora manifesti; con prevenzione secondaria, invece, intendiamo la prevenzione utile a evitare recidive di una malattia che si è già manifestata. 

Camminare potenzia la forza muscolare, la resistenza cardiovascolare, l’elasticità e il rapporto tra il tessuto muscolare e i grassi, ma non solo: contribuisce a tenere sotto controllo fattori di rischio relativi alle malattie cardiovascolari, (il peso, la pressione o il colesterolo), evitando che il cuore subisca danni.

I benefici della camminata riguardano anche la sfera psichica e il benessere psicologico di chi la pratica: migliora la qualità della vita agendo come antistress e come stimolo psicologico alla positività e rafforza l’autocontrollo e l’autostima. 

Tutti possono camminare, con i dovuti accorgimenti

Camminare fa bene a tutti, aiuta a prevenire disturbi cardiovascolari e oncologici, obesità, diabete, patologie cerebrovascolari, ipertensioni. Non costa niente e porta benefici a tutti gli apparati del corpo, quello muscolo-scheletrico in primis.  

È necessario però seguire alcune semplici regole per fare in modo che la camminata abbia solo effetti positivi:

  1. Camminare in maniera continuativa per almeno 30 minuti al giorno, almeno 5 giorni a settimana, a ritmo sostenuto, senza pause.
  2. Adattare l’orario della camminata alla stagione e al clima. D’estate, ad esempio, bisogna preferire il mattino presto o la sera, prima di cena, evitando gli orari di punta, specie nelle grandi città: in questo modo è possibile diminuire l’assorbimento di smog. 
  3. Fare un breve riscaldamento prima della camminata.
  4. Utilizzare scarpe adeguate, ed evitare le calzature dalla suola troppo rigida o sottile. In particolare, il tallone deve essere leggermente più alto della punta. 

Al fine di non annullare i benefici ricavati dalla camminata, è molto importante non interrompere l’attività per lunghi periodi, o lasciar passare troppo tempo tra un allenamento e l’altro. Va da sé, infine, che prima di intraprendere qualsiasi percorso, è necessario averne parlato prima con il proprio medico, che potrà dare indicazioni precise circa il ritmo e la sostenibilità dell’attività per il singolo individuo.

 

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