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Chirurgia estetica, dopo un lifting al volto come si è visti dagli altri?

27/03/2017

Un lifting al viso, oltre a migliorare la percezione che la persona ha di sé, può cambiare anche quella degli altri facendo sembrare più “desiderabile” chi si è sottoposto all’intervento. Così conclude una ricerca pubblicata su Jama Facial Plastic Surgery e realizzata dalla Johns Hopkins University di Baltimora (Stati Uniti).

I ricercatori hanno indagato le possibili ricadute sociali di un lifting al volto, ovvero in che modo questa operazione di chirurgia estetica possa influenzare il modo in cui si viene visti dagli altri. Hanno coinvolto 483 individui maggiorenni (circa l’80% era di sesso femminile) sottoponendo loro le immagini di 13 donne sottoposte a lifting, prima e dopo l’operazione. Gli osservatori hanno stimato l’età delle donne e valutato l’attrazione, il successo percepito e la salute generale di ciascuna.

(Per approfondire leggi qui: Chirurgia plastica, è voglia di naturalezza per lui e lei)

Dall’analisi dei dati è emerso che le donne sembravano di circa quattro anni più giovani, venivano valutate più attraenti del 18% circa, più sane del 16% circa e più di successo di poco meno del 10%. Il lifting facciale resta uno degli interventi di chirurgia estetica più eseguiti negli Stati Uniti; cancellare i segni del tempo e avere un viso ringiovanito è presumibilmente associato a una diversa immagine che ognuno ha di sé, a una migliore qualità di vita e a un maggior benessere psicologico, come hanno concluso in passato altri altri studi. I risultati di questa ricerca, invece – concludono i suoi autori – suggeriscono come la percezione degli osservatori potrebbe influenzare positivamente le interazioni sociali.

Per il volto anche l’autotrapianto di grasso

«Le persone che si sono sottoposte a un lifting sembrano più attraenti e più di successo, oltre che ovviamente più giovani, perché negli ultimi anni è cambiato il modo di eseguire questo intervento,  oggi molto più “conservativo” rispetto al passato», aggiunge il professor Marco Klinger, responsabile di Chirurgia Plastica presso Humanitas. «Lo spirito con cui si opera, infatti, è quello di riposizionare i tessuti in modo corretto, riducendo i cedimenti ma evitando di trasformare e stravolgere. Dopo l’intervento – conclude lo specialista – i pazienti riscuotono pareri così positivi proprio perché hanno un aspetto naturale, aspetto a cui contribuisce sicuramente anche il lipofilling, l’autotrapianto di grasso che ricrea le rotondità delle guance e degli zigomi tipiche della giovinezza».

(Per approfondire leggi qui: Chirurgia estetica, negli USA è boom di autotrapianto di grasso al seno)

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