Alcuni credono che la menopausa influisca cervello della donna determinando una riduzione della memoria. Vero o falso? Risponde la professoressa Michela Matteoli, responsabile di Humanitas Neuro Center, direttore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR e docente di Humanitas University.

“Vero. Dal momento che il funzionamento del cervello è regolato anche dagli ormoni estrogeni e progesterone che nelle donne ne influenzano lo sviluppo già durante lo sviluppo prenatale, durante la menopausa il cervello risente del calo fisiologico di questi ormoni – spiega l’esperta –. In questa fase le donne possono avvertire un calo della memoria perché a risentire del calo ormonale è proprio l’aera deputata all’immagazzinamento dei ricordi, cioè l’ippocampo, poiché contiene alti livelli di recettori per questi ormoni. Sebbene il ruolo degli ormoni sulle funzioni cognitive resti però ancora da chiarire completamente, tuttavia durante tutto il corso della vita della donna avvengono variazioni dei livelli ormonali che si riflettano sulla funzionalità del cervello. Scarsa memoria e confusione mentale però, secondo alcuni non sarebbero causate direttamente dalla mancata azione degli ormoni su recettori specifici, ma indirettamente dalle variazioni ormonali in generale. Tali alterazioni sarebbero responsabili anche di altri sintomi come sbalzi d’umore e disturbi del sonno che possono avere un impatto negativo sulle funzioni cognitive e quindi sulla memoria. Secondo alcuni studi questo suggerirebbe l’uso della terapia ormonale sostitutiva per migliorare la memoria e gli altri aspetti cognitivi, ma altri studi invece dimostrano che non abbia alcun effetto o possa averne uno negativo sulle facoltà cognitive.”