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Vero/Falso

“Celiachia e intolleranza al lattosio, l’una esclude l’altra” vero o falso?

27/06/2017

Alcune persone pensano che non sia possibile soffrire insieme di celiachia e intolleranza al lattosio. Vero o falso? Rispondono gli specialisti di Humanitas.

Falso. L’intolleranza al lattosio si accompagna sempre alla malattia celiaca quando alla diagnosi è presente atrofia villare – spiega l’esperta. – Infatti, la lattasi, cioè l’enzima deputato alla scomposizione del lattosio in glucosio e galattosio, viene prodotta a livello dei microvilli intestinali e, pertanto, la sua produzione risulta deficitaria o addirittura assente in caso atrofia villare completa. In questo caso, in attesa del ripristino dell’integrità della struttura assorbente intestinale, è meglio consumare prodotti senza lattosio oltre a prodotti senza glutine. Se si riceve una diagnosi di celiachia e intolleranza al lattosio potrebbe sembrare difficile mangiare ma, con una speciale attenzione alle etichette dei prodotti e consultando il prontuario dettagliato dell’Associazione italiana Celiachia su ciò che può essere assunto con assoluta tranquillità e su ciò che invece rimane dubbio per l’incertezza delle informazioni fornite dalla case produttrici, è possibile avere un’alimentazione varia e sana. Per quanto riguarda alcuni alimenti e bevande di uso comune, oltre a scegliere quelli che riportano la dicitura “senza glutine” perché dovrebbe essere garanzia di un consumo sicuro, caffè, tè, camomilla, tisane ed infusi sono sicuri per chi soffre di entrambe le condizioni di celiachia e intolleranza al lattosio, con l’accortezza di leggere bene la lista degli ingredienti in caso di presenza di altre sostanze, come nel caso delle bevande solubili che, invece, possono nascondere tracce di glutine. Divieto invece per le bevande a base di orzo e a base di avena che non dovrebbero essere consumate per la presenza di glutine, mentre per quanto riguarda succhi di frutta e analoghi valgono le considerazioni sopra espresse: leggere attentamente le etichette, consultare il prontuario o il numero verde che in alcuni casi è fornito dalla ditta produttrice. Infine, sebbene i prodotti in commercio che rispondono alle normative vigenti dovrebbero riportare dettagliatamente gli ingredienti e dovrebbero essere segnalate anche le possibili contaminazioni, tuttavia in caso di dubbio è meglio non acquistare il prodotto o chiedere consiglio allo specialista.

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