Otite & Co., ovvero i malanni d’autunno che tornano con puntualità. Sono soprattutto i più piccoli a soffrire di questa patologia? Vero!

L’otite media acuta (nota con la sigla OMA) è un’infezione che colpisce l’orecchio. Nel processo infiammatorio è, solitamente, coinvolto un problema nasale (quale l’ipertrofia adenoidea, la rinopatia ipertrofica, la sinusite subacuta). Un banale raffreddore, combinato alla lunga esposizione all’acqua di mare o al vento, può determinare, tramite formazione di catarro, il blocco della tromba di Eustachio (canale di comunicazione tra naso e orecchio). Tale conseguenza ha effetti più importanti sui bambini in quanto, questi ultimi possiedono le adenoidi (ovvero una vegetazione di tessuto linfatico) che riducono lo spazio di passaggio dell’aria e, contemporaneamente, possono rappresentare un focolaio per i virus o batteri.

I primi sintomi, legati alla OMA si presentano come dolori sordi che, nel corso del tempo, si fanno acuti e pulsanti. “Quando l’irritazione è particolarmente intensa può verificarsi la perforazione del timpano: non appena ciò avviene, il muco-pus all’interno dell’orecchio può defluire e la sintomatologia si riduce notevolmente. È però necessario un pronto intervento affinché la lesione della membrana timpanica non abbia ripercussioni permanenti sull’udito. Il periodo di convalescenza, necessario per un pieno recupero della funzione uditiva, oscilla tra le 6 e le 8 settimane. Trascorso tale lasso di tempo è bene effettuare una visita specialistica completa di esame microotoscopico e audio-impedenzometrico” spiega il dottor Tiziano Zurlo, otorinolaringoiatra presso Humanitas Medical Care e Responsabile U.O. di Otorinolaringoiatria presso Humanitas Mater Domini.

Per saperne di più visita il sito di Humanitas Medical Care e partecipa alla giornata dedicata all’otorinolaringoiatria infantile, organizzata sabato 17 settembre.