Vero. Si manifesta con secrezione nasale, starnuti, naso chiuso, ma non viene diagnosticata dai tradizionali test allergologici cutanei e su prelievo di sangue: si chiama rinite allergica locale  (nota anche con la sigla LAR) e, da oggi, è finalmente rilevabile. Studi recenti, condotti presso il Servizio di Immunologia e Allergologia Pediatrica  dell’Università “La Sapienza” di Roma, infatti, suggeriscono di cercare nella mucosa del naso tracce ed indizi di questa rinite.

“Grazie ad un test di provocazione nasale si può finalmente constatare la presenza di questa allergia fantasma: si esegue una semplice spirometria nasale (rinomanometria) che valuta l’ostruzione delle vie aeree nasali prima e dopo l’inalazione dell’allergene che deve essere testato. Nel soggetto con LAR si misurerà una netta riduzione del flusso aereo nasale causato da una sensibile congestione del naso, il che confermerà la diagnosi di LAR”, spiega il professor Luigi Nespoli, pediatra allergologo di Humanitas Medical Care. Le conseguenze di questa ricerca in corso di pubblicazione sull’American Journal Rhinology  & Allergy, si preannunciano importanti e miglioreranno la qualità di vita dei piccoli allergici. A lungo andare, infatti, le riniti locali non diagnosticate e quindi mal curate, comportano numerosi e fastidiosi sintomi per i pazienti: una respirazione difficoltosa può causare, ad esempio russamento e Humanitas Medical Care, con compromissione della qualità del sonno. È comprensibile poi, come un riposo insufficiente possa dar luogo a stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, scarso rendimento scolastico  (questi bambini sono irrequieti, disturbano le lezioni, talvolta sembrano essere affetti da ADHD –disturbo della attenzione con iperattività)  ed un aumento del rischio di obesità, tutti fattori che pesano sul benessere dell’infanzia.