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Vero/Falso

“Sindrome da jet lag, riduci i sintomi se l’idratazione è buona già in viaggio”, vero o falso?

29/08/2016

Alcune persone sono convinte che la sindrome del jet lag sia più lieve se l’idratazione è buona già in viaggio. Vero o falso? Risponde il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas.

Vero. Una buona idratazione durante il viaggio rende più lieve adattarsi al fuso orario e riduce i sintomi della sindrome del jet lag, come insonnia, ansia, depressione, maggior affaticamento, disorientamento, stanchezza e l’irritabilità che possono rovinare la vacanza sognata da tanto. L’idratazione infatti può condizionare il recupero nei giorni successivi o nelle ore successive a un lungo viaggio molto lungo, aiutando a ridurre lo stress del viaggio e riducendo i sintomi del jet lag – spiega l’esperto. – L’idratazione dovrebbe iniziare già prima del viaggio e continuare durante il viaggio bevendo acqua, evitando gli alcolici che invece disidratano, e preferendo un’alimentazione sana e leggera anche in viaggio. Anche se ogni persona ha i propri tempi di adattamento al jet lag e non esiste una regola fissa, di solito, se si viaggia verso paesi che hanno più ore di fuso orario rispetto al paese in cui si vive, l’organismo impiega due o tre giorni per adattarsi: in quei giorni è bene sforzarsi di seguire una vita regolare, con ritmi regolari, pasti leggeri, fare attività sportiva. Inoltre, giunti sul posto è consigliabile sfruttare la luce del giorno e restare il più possibile svegli, facendo brevi sonnellini di trenta minuti se si è stanchi, mentre se è sera cercare di andare a riposare anche se non si ha sonno. In questo caso può aiutare assumere la melatonina, un integratore che favorisce la produzione dell’ormone del sonno, almeno trenta minuti prima di andare a dormire. Questo aiuta ad adattarsi più velocemente ai ritmi di sonno/veglia riducendo il rischio di insonnia e sindrome del jet lag.”

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