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Sanguinamento vaginale

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Con la terminologia sanguinamento vaginale, detto anche emorragia vaginale, ci si riferisce a quella condizione caratterizzata dalla fuoriuscita dalla vagina di sangue proveniente dall’utero, dalla cervice uterina (collo dell’utero) o dalla vagina stessa.

Le cause che possono provocare il sanguinamento vaginale sono numerose, suddivise in tre tipologie di patologie, ossia neoplastiche (tumore al collo dell’utero, presenza di polipi uterini), infettive e infiammatorie (clamidia, gonorrea, vaginite, cervicite, malattia infiammatoria pelvica), a cui si aggiungono la presenza di condilomi e la pre-eclampsia. Piuttosto frequentemente, possono manifestarsi sanguinamenti vaginali anche in gravidanza, per esempio, quelli causati dall’impianto dell’embrione.

Tra i sintomi che possono accompagnare il sanguinamento vaginale ci sono prurito di intensità variabile, bruciore, dolore durante la minzione e/o durante i rapporti sessuali, cambiamenti nelle fisiologiche secrezioni vaginali.

Quali malattie possono essere associate al sanguinamento vaginale?

Le patologie che possono essere legate al sanguinamento vaginale sono, in ordine alfabetico:

Candida

Cervicite

Clamidia

Condilomi

Ebola

Gonorrea

Malattia infiammatoria pelvica

Polipi uterini

Pre-eclampsia

Trauma

Tumore al collo dell’utero

Vaginite

Tuttavia, questo non è un elenco esaustivo. Si consiglia di consultare il proprio medico di fiducia.

Quali sono i rimedi contro il sanguinamento vaginale?

Poiché il sanguinamento vaginale può avere alla sua origine diverse situazioni mediche, alcune delle quali anche di una certa gravità, per mettere a punto un trattamento mirato è necessario individuare la causa all’origine del sanguinamento vaginale. In caso di infezioni batteriche (gonorrea, clamidia, alcuni tipi di vaginite, alcuni tipi di cervicite, malattia infiammatoria pelvica) solitamente vengono prescritti farmaci antibiotici, se si tratta di infezioni fungine (per esempio la candida) solitamente viene prescritto l’utilizzo di principi antimicotici mentre in caso di sospetta lesione neoplastica o pre-neoplastica, di norma, si procede a un piccolo prelievo di tessuto da far esaminare dal punto di vista istologico.

In caso di sanguinamento vaginale, quando è necessario rivolgersi al proprio medico?

Si consiglia di rivolgersi al proprio medico in caso di forte trauma e nel caso in cui sia già stata diagnosticata o si sia a rischio di una delle malattie associate (vedere elenco patologie associate).