Donne e Mondiali: due fazioni contrapposte. C’è chi aspetta con ansia l’appuntamento sportivo e condivide col marito la passione per il calcio e chi, invece, proprio non ce la fa a mandar giù il pallone e non vede l’ora che gli incontri fra le nazionali finiscano in fretta.

Per il primo gruppo nessun problema, anzi i Mondiali diventano un’occasione in più per trascorrere del tempo libero insieme, all’insegna del sano tifo fra le mura di casa, occasione oggigiorno sempre più unica che rara. I nodi, invece, vengono al pettine quando le divergenze di interessi fra moglie e marito diventano prese di posizione e il clima in casa può diventare pesante.

Mondiali tra moglie e marito, importante trovare un compromesso

Come affrontare al meglio questi momenti? Abbiamo chiesto il parere della dottoressa Emanuela Mencaglia, psicologa di Humanitas.

«Nel caso in cui non si condivida con il marito lo stesso interesse per i Mondiali è utile come sempre arrivare a un compromesso. Si tratta, infatti, di un evento che avviene una volta ogni quattro anni e sembrerebbe incomprensibile, agli occhi degli altri, lamentarsi per essere “lasciate a casa”. Il Brasile, avendo un fuso orario diverso, concede anche la possibilità di scegliere un sonno ristoratore, dopo aver passato del tempo in compagnia.

Possiamo comunque provare a far convivere serenamente questi due “mondi” agendo così:

• condividere gli spazi di casa, occupandoci finalmente di quello che avremmo desiderato fare, ma abbiamo trovato impossibile in precedenza come vedere quel film che lui si è sempre rifiutato di guardare con noi o chiamare quell’amica con la quale si passerebbero ore al telefono
• invitare oltre agli amici di lui anche le nostre amiche, creando un’occasione in più di chiacchiere e divertimento, permettendosi anche di buttare un occhio sul video quando la tensione sale
• programmare un’uscita con le amiche lasciando al marito campo libero per organizzarsi con i suoi amici, magari preparandogli uno spuntino.

Andare incontro alle esigenze del marito affetto da febbre da pallone potrebbe avere anche risvolti positivi inaspettati. Potrebbe, infatti, trasformarsi in un’arma da giocarsi per ottenere qualcosa in cambio… niente male direi».

Commento a cura della dottoressa Emanuela Mencaglia psicologa di Humanitas.

A cura di Simona Camarda