In Humanitas è stata messa a punto un’importante novità per il trattamento del distacco della retina, una malattia che colpisce soprattutto pazienti miopi o con una predisposizione ereditaria.

“L’incidenza di questa patologia – spiega il dottor Paolo Vinciguerra – aumenta in estate, quando la disidratazione legata al caldo può causare la riduzione del vitreo, una specie di gelatina costituita per il 95% da acqua che trattiene la retina nella sua sede. Le microtrazioni che si formano sulla retina in seguito a questa riduzione possono, degenerando, portare fino al suo distacco”.

“In casi molto gravi, il meccanismo di autoriparazione che si innesca naturalmente nell’organismo genera aderenze (membrane spugnose) che mantengono la retina in posizione distaccata: essendo questo processo progressivo, gli interventi di microchirurgia rappresentano solo una soluzione momentanea.
Per risolvere il problema in via definitiva, abbiamo pensato di eliminare la causa della proliferazione delle membrane spugnose, rimuovendo la struttura che può aiutarle a formarsi, una sottile membrana trasparente che riveste l’interno della retina (detta limitante interna). Avendo osservato che, nei casi così trattati, una nuova proliferazione è rarissima, abbiamo reso questa metodica una prassi standard, con ottimi risultati: togliamo preventivamente la limitante interna in tutti i casi di distacco di retina caratterizzati da questa proliferazione progressiva, per preservare almeno il 50% della superficie retinica dalla proliferazione. In questo modo, riduciamo al minimo il rischio di recidive di distacco, che oltre a comportare un nuovo intervento chirurgico provocano sempre una diminuzione del visus del paziente”.