I social network e le piattaforme di messaggistica istantanea rappresentano una modalità relazionale potentissima e di comodo utilizzo, azzerando tempi e distanze fra gli interlocutori.
Il loro uso, però, può avere ripercussioni anche negative all’interno delle relazioni e all’interno della coppia. Approfondiamo pro e contro con Pamela Franchi, psicologa di Humanitas Mater Domini.

WhatsApp: emoticon ed incomprensioni

Si chiama WhatsApp l’applicazione che ha conquistato oltre 800 milioni di utenti in tutto il mondo e che ognuno di noi ha sul proprio smartphone.
Tramite emoticon, registrazioni vocali, brevi messaggi o scambio di foto e video, permette di comunicare e socializzare con rapidità, facilità ed efficienza, pressoché gratis.
Basta poco: un numero di cellulare, una bella foto profilo ed il gioco è fatto!
Ma se questa applicazione può sembrare da un lato un progresso della comunicazione 2.0, dall’altro nasconde diverse insidie: dalla difficoltà di tutela della propria privacy alla dipendenza che crea, fino a generare incomprensioni nei rapporti, non solo d’amicizia, ma addirittura di coppia!

Quali sono gli aspetti percepiti negativamente tra i partner?

“Tramite il mio “profilo” posso mettere in luce aspetti positivi di me stesso, ma questo mostrarmi in modo “diverso” dalla realtà quotidiana, può suscitare critiche e/o gelosie nel partner.
Il “dipingersi meglio di come si è” è un’ottima strategia di presentazione, ma non funziona all’interno della coppia già rodata dove potrebbe, invece, scatenare reazioni negative e sentimenti di delusione”, spiega la psicologa Pamela Franchi.
“Un altro aspetto disfunzionale può essere lo slatentizzare comportamenti aggressivi tramite atti di stalking.
L’essere o non essere on line, il non rispondere immediatamente ad un messaggio possono diventare prove di tradimenti e di mistificazioni.”

Queste modalità di comunicazione istantanea offrono la possibilità di spezzare sempre più il confine tra pubblico e privato. Tuttavia, in una coppia le cose vanno meglio se ciascuno mantiene spazi personali nei quali abbia una certa dose di privacy e dove avere momenti di ricarica esclusivi, senza che questo sia motivo di preoccupazione reciproca.

L’uso di una comunicazione scritta tramite messaggi istantanei è un altro aspetto da non sottovalutare: i messaggi non sono costruiti e pensati come un testo scritto. In una lettera o, più attualmente, in una mail, il soggetto può sviluppare il proprio pensiero con più enunciati e secondo una logica consequenziale. I messaggi ricalcano una comunicazione di tipo orale tramite l’uso di un testo scritto semplificato.
Questo può generare fraintendimenti e difficoltà a cogliere il tono di ciò che si sta dicendo.

Vengono in soccorso emoticon per chiarire meglio la connotazione emotiva del messaggio, ma sono sufficienti?
“Il parlarsi, aggiungo vìs à vìs, è un elemento del  legame amoroso: lo sguardo è un oggetto erotico in una coppia anche durante un litigio.
Infine, di fronte ad una provocazione quanto può essere più efficace e risolutivo per i partner un bacio o un abbraccio per ristabilire l’equilibrio?” – conclude la psicologa.