Chi ama e pratica lo sport sa che gli infortuni sono dietro l’angolo. Uno scotto da pagare che può colpire sia chi pratica attività sportiva a livello agonistico sia chi si approccia allo sport con spirito dilettantistico, come sottolinea il dottor Gennaro Fiorentino, Responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

Quali sono gli infortuni più diffusi tra gli sportivi?

«Ai primi posti ci sono gli infortuni che interessano le articolazioni, che sono le parti del corpo più vulnerabili rispetto alle forzature e ai movimenti propri dello sport: soprattutto le caviglie, poi le ginocchia, quindi le anche. Per il resto la fanno da padrone i problemi muscolari e tendinei, come gli strappi, le tendinopatie, le borsiti, le tendiniti dell’achilleo, che colpiscono soprattutto chi pratica podismo».

(Per approfondire leggi qui: Attività fisica, agonisti e dilettanti, a ognuno il suo infortunio)

Che cosa devono fare coloro che praticano podismo a livello amatoriale per evitare infortuni?

«Devono praticare lo sport con cognizione, con la giusta consapevolezza delle proprie forze. Ci vuole prudenza, una cattiva preparazione può essere dannosa per l’organismo. Da questo punto di vista vanno osservate alcune accortezze. La prima riguarda l’alimentazione, che deve essere più corretta possibile. Poi bisogna curare l’allenamento, che deve essere quotidiano per mantenere costante il calore muscolare. Infine, sono importantissimi gli esercizi di stretching da eseguire prima e dopo l’attività sportiva. I muscoli delle gambe, durante la corsa, tendono ad accorciarsi ed è quindi fondamentale “riallungarli” per evitare fastidiosi strappi o, peggio ancora, microtraumi tendinei».

(Per approfondire leggi qui: Dieta e sport: i buoni propositi sono sempre buoni? 5 idee da evitare)

Gli infortuni possono capitare a chiunque, ma per fortuna oggi in buona parte dei casi si può continuare a fare sport…

«Sì, la chirurgia ortopedica dello sport in questi ultimi decenni ha fatto passi da gigante, per cui oggi è molto probabile che dopo un intervento chirurgico che riguardi uno degli infortuni inseriti tra quelli più comuni si possa tornare a praticare l’attività sportiva con la stessa intensità e gli stessi risultati di prima».