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Settimana di prevenzione andrologica 2009

03/03/2009

Dal 23 al 28 marzo visite andrologiche gratuite in Mater Domini, che aderisce all’iniziativa annuale promossa dalla Società italiana di andrologia.

Anche quest’anno Humanitas Mater Domini aderisce alla Settimana di Prevenzione Andrologica, un progetto nazionale promosso dalla Società Italiana di Andrologia che si svolgerà dal 23 al 28 marzo 2009. L’iniziativa è rivolta agli uomini di tutte le età che desiderino sottoporsi ad una visita andrologica gratuita (senza impegnativa medica e ticket). A loro disposizione un numero dedicato, lo 0331 476168, attivo a partire da mercoledì 4 marzo 2009 dalle ore 9.00 alle ore 12.30 per fissare l’appuntamento con gli specialisti dell’Unità Operativa di Urologia dell’Istituto: il prof. Alberto Mandressi, responsabile U.O. e la sua équipe, il dott. Paolo Broggini (commissario nazionale della SPA e Responsabile dell’Ambulatorio Andrologico), il dott. Pietro Bono e il dott. Oliviero De Francesco. La partecipazione è gratuita, ma le prenotazioni sono possibili fino a esaurimento posti.
“La Settimana di Prevenzione Andrologica desidera focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica maschile, solitamente più restia ad affrontare patologie legate alla sfera sessuale ed in genere all’apparato riproduttivo, sulla necessità di una corretta prevenzione e conoscenza di tali problematiche. Gli uomini, infatti, manifestano resistenze e pregiudizi in materia e solitamente tendono a rivolgersi all’andrologo solo all’insorgere di un problema che non è più trascurabile”, spiega il dott. Broggini.

Gli specialisti di Humanitas Mater Domini vogliono sollecitare l’attenzione maschile su due specifiche problematiche: la disfunzione erettile e le malattie nascoste (es. l’induratio penis plastica) da un lato e la fertilità dall’altro. La disfunzione erettile, che si stima coinvolgere il 16,5% dei maschi italiani dai 18 ai 65 anni, è una problematica spesso tenuta nascosta, quasi fosse una vergogna. A questo si aggiungono inevitabili risvolti psicologici che generano quella che si definisce “ansia depressiva”, una sensazione di disagio che influisce negativamente sulla persona e sulla vita di coppia.
“A proposito di disfunzione erettile – così si esprime il dott. Enrico Tosca, medico e psicoanalista collaboratore dello staff andrologico di Humanitas Mater Domini – nell’impotenza, quando è esclusa la causa organica, è il pensiero ad essere impotente, ma così potente da annullare anche l’effetto dei farmaci atti a correggere le disfunzioni. È il pensiero lo strumento del rapporto ed un pensiero disorientato mette a tacere i sessi. Si tratterà quindi di procedere ad una diagnosi differenziale che permetta al paziente di intraprendere un adeguato piano di cure”.

Tra le patologie correlate alla disfunzione erettile, quest’anno si vuole focalizzare l’attenzione sull’induratio penis plastica, una malattia che colpisce uomini a partire dai 18 anni ed incide sulla sessualità. I principali sintomi sono il fastidio e il dolore al pene (in erezione), una più o meno accentuata deformità dell’organo (incurvamento in stato erettivo e, aggravandosi, accorciamento dello stesso) con progressiva disfunzione erettile che evolve, in fase ultima, in completa impotenza.
Purtroppo, è riscontrato che il paziente si rivolge all’andrologo quasi ad un anno di distanza dall’insorgenza del problema. “La tempestività e la prevenzione sono invece fondamentali perché se se i sintomi sono diagnosticati ed affrontati per tempo, il trattamento medico può contribuire a rallentare la patologia evitando, tranne che nei casi più gravi, di ricorrere alla chirurgia”, afferma lo specialista. Per quanto riguarda il problema della fertilità, una coppia scopre di essere infertile quando non riesce a concepire un figlio dopo 12-18 mesi di rapporti sessuali regolari non protetti.

Accanto a quella femminile, anche la valutazione maschile appare comunque determinante per una diagnosi ed un trattamento che spesso conducono ad una gravidanza. Tra le cause più frequenti d’infertilità maschile citiamo: il varicocele, il criptorchidismo (mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nella borsa scrotale) o le infezioni uro-genitali. Tra i fattori di rischio più comuni e subdoli, soprattutto tra i giovani, gli stati psicopatologici come la depressione e le forme ansioso-depressive influenzano largamente le funzioni endocrine, riducendo la possibilità di concepimento. Un serio e semplice programma di prevenzione della sessualità maschile, quindi, può contribuire a prevenire patologie, a volte facilmente curabili, ma solo se affrontate tempestivamente.

A cura della Redazione 

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