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Ozono-terapia, efficace per l’ernia del disco e nuova prospettiva per le articolazioni

28/02/2018

Un trattamento sicuro ed efficace per una delle condizioni più comuni che causano mal di schiena e nuova prospettiva nella terapia del dolore di origine articolare. Sono le infiltrazioni di ozono contro diverse discopatie della colonna vertebrale o nel trattamento di artrosi di grandi e piccole articolazioni, causa ricorrente di riposo forzato e astensione dalle attività quotidiane. Ne parliamo con il dottor Cristiano Sconza, specialista in riabilitazione ortopedica di Humanitas.

Una terapia personalizzabile

L’ozono utilizzato nelle infiltrazioni «è un gas medicale incolore e dall’odore caratteristico miscelato con ossigeno all’interno di un macchinario dove l’ossigeno viene trasformato in ozono. In base alle necessità del trattamento – spiega il dottor Sconza – vengono regolate la concentrazione e la quantità del gas da utilizzare».

«Vi sono dei protocolli approvati e linee guida nazionali a definire le modalità di utilizzo dell’ozono per il trattamento di diverse patologie. Tuttavia il professionista può personalizzare la terapia in base alle condizioni del paziente e alla sua risposta al trattamento, aumentando ad esempio la frequenza delle infiltrazioni in caso di buona risposta del soggetto all’azione del gas oppure variando concentrazione e quantità di gas sempre in base alla risposta sul paziente».

Come tutte le infiltrazioni, infatti, anche le iniezioni di ozono possono creare fastidio o gonfiore nella zona di inoculazione dell’ago: «I possibili effetti collaterali benché rari legati al trattamento sono i medesimi di ogni terapia infiltrativa: dolore, sanguinamento, reazione allergica, infezione. In realtà nella stragrande maggioranza dei casi, il paziente non avvertirà altro che un transitorio senso di gonfiore in sede di inoculazione della durata di circa cinque/dieci minuti».

Un gas medicale antidolorifico

Le infiltrazioni di ozono possono essere eseguite a livello muscolare, intra-articolare o sottocutaneo: «L’applicazione più utilizzata è quella muscolare paravertebrale in caso di discopatie, protrusioni ed ernie del disco, sia cervicali che dorsali o lombari», ricorda il dottor Sconza. «Particolarmente efficace è la terapia infiltrativa per l’ernia discale, specie se di recente insorgenza (in acuto o in sub-acuto)».

Per l’ernia del disco il beneficio è comunque duplice: «L’ozono viene infiltrato vicino all’ernia e ha due effetti: uno antalgico e antinfiammatorio, tanto sul disco quanto sulla radice nervosa interessata dal processo irritativo. Poche tecniche sono in grado di dare questi risultati, un elemento che rende l’ozono-terapia una metodica decisamente interessante. Oltre a questo c’è un secondo effetto che mira alla riduzione del volume dell’ernia velocizzandone la disidratazione allo scopo di ridurre la compressione sulla radice del nervo interessato».

Il trattamento standard per l’ernia del disco dura poco più di un mese: «Generalmente il paziente si sottopone a dieci sedute, due volte a settimana. A ogni seduta – continua lo specialista – vengono effettuate almeno due infiltrazioni. Non ci sono limitazioni di età, anzi, rispetto al passato, si sta eseguendo l’ozono-terapia con maggiore frequenza nei pazienti più anziani. Si cerca di adeguare il trattamento alle loro esigenze, magari il paziente anziano non viene fatto sdraiare ma si mantiene in posizione seduta per i minuti necessari all’esecuzione dell’infiltrazione, oppure si definisce un dosaggio inferiore».

E nelle articolazioni? In futuro al posto del cortisone?

«Per ciò che concerne l’uso intra-articolare, l’ozono può essere iniettato da solo nel tentativo di sfruttarne l’efficacia antinfiammatoria e analgesica o in associazione ad altri prodotti; ad esempio risulta molto interessante l’utilizzo in associazione all’acido ialuronico al fine di potenziare l’efficacia di entrambi. Una prospettiva che si sta valutando è quella di utilizzare l’ozonoterapia nelle articolazioni al posto del cortisone, ricercandone il medesimo effetto antinfiammatorio ma senza i suoi effetti collaterali. Inoltre, nel paziente cronico o con controindicazioni all’utilizzo del cortisone, potrebbe essere utilizzata per cicli più lunghi e senza effetti collaterali».

La ricerca scientifica sta sperimentando le modalità di utilizzo dell’ozono per rendere la terapia sempre più praticabile: «In Humanitas stiamo revisionando fianco a fianco con i colleghi ortopedici gli studi presenti nella letteratura scientifica riguardanti il trattamento intra-articolare con ozono, in particolare nell’artrosi di ginocchio, al fine di approfondirne meccanismi e schemi di trattamento», conclude il dottor Sconza.

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