L’artrosi non è una malattia che colpisce solo gli anziani; può manifestarsi anche a partire dai 40 anni, sotto forma di artrosi giovanile. Questo tipo di artrosi può derivare da traumi o lesioni alle strutture del ginocchio avvenute in giovane età.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Federico D’Amario, responsabile della Unità Operativa di Ortopedia Protesica e Ricostruttiva di Anca e Ginocchio di Humanitas San Pio X.
Quali sono i sintomi dell’artrosi giovanile?
Il sintomo iniziale dell’artrosi giovanile è il dolore al ginocchio. All’inizio, il dolore si manifesta prima dell’attività fisica o di una camminata, per poi attenuarsi durante l’esercizio; con il tempo, però, il dolore persiste anche durante il movimento, rendendo difficile o impossibile continuare l’attività sportiva.
Con il progredire del danno alla cartilagine, il dolore diventa sempre più intenso, limitando le attività quotidiane, come salire le scale. In questa fase, il riposo non allevia il dolore, e la persona inizia a ridurre l’attività fisica, sportiva e, infine, ogni forma di movimento.
Di conseguenza, la qualità della vita si riduce drasticamente, limitando le attività necessarie; già a 40-50 anni, camminare può diventare molto doloroso a causa dell’artrosi secondaria del ginocchio.
Quali sono le cause dell’artrosi giovanile?
L’artrosi giovanile del ginocchio, nota anche come gonartrosi, è una patologia degenerativa dell’articolazione che, nei giovani, è generalmente conseguente a danni e lesioni subite durante l’adolescenza. Traumi al ginocchio, specialmente in persone con una struttura del ginocchio in varismo (a X) o valgismo (arcuate), aumentano significativamente il rischio di lesioni della cartilagine articolare. Nel tempo, ciò può portare all’insorgenza di artrosi giovanile, che, anche in individui molto sportivi, può causare invalidità e una limitazione funzionale del ginocchio colpito o di entrambe le ginocchia.
Quali sono le terapie per l’artrosi giovanile?
Il dolore alle ginocchia è un segnale da non sottovalutare a qualsiasi età, e rivolgersi tempestivamente a un ortopedico alla comparsa dei primi sintomi è fondamentale. Aspettare che il dolore diventi insopportabile, come quando si fa fatica a salire o scendere le scale, può peggiorare la situazione. Nelle fasi iniziali dell’artrosi, lo specialista può valutare terapie conservative come la fisioterapia, infiltrazioni di acido ialuronico, o terapie rigenerative (ortobiologia).
Quando la cartilagine è già usurata, esistono soluzioni specifiche per le persone più giovani che vogliono guarire dall’artrosi precoce e riprendere una vita attiva, inclusa quella sportiva. Oggi si considera importante che uomini e donne con artrosi precoce possano ritornare a una vita dinamica e non solo riuscire a camminare senza dolore. Nei casi più gravi, l’impianto di piccole protesi può essere una soluzione per alleviare il dolore e rallentare la progressione dell’usura della cartilagine.
Le protesi monocompartimentali riparano il danno alla cartilagine come una toppa resistente ripara un buco. L’impianto di queste protesi richiede un intervento mininvasivo, che può essere eseguito con chirurgia robotica assistita, comportando un ricovero di 2-3 giorni e circa un mese di riabilitazione. Dopo l’intervento e la riabilitazione, è possibile riprendere qualsiasi attività. Grazie alla ridotta dimensione della protesi e alla precisione dell’impianto, il paziente può percepire il ginocchio come naturale, finalmente libero dal dolore dell’artrosi.