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Orecchio, naso e gola

Mal d’orecchio: potrebbe trattarsi di otite

02/11/2020

A volte può capitare di avere mal d’orecchie, magari in concomitanza di un raffreddore o di un’influenza.

È molto importante, in questi casi, non affidarsi al “fai da te”, ma di richiedere una visita dallo specialista, poiché il mal d’orecchie potrebbe essere indicativo di un’otite in corso.

Approfondiamo l’argomento con il dottor Federico Leone, otorinolaringoiatra di Humanitas San Pio X.

Cos’è l’otite?

L’otite è un’infiammazione a carico dell’orecchio, e può essere esterna o media, a seconda della parte del canale uditivo interessata dall’infiammazione stessa.

L’otite dell’orecchio esterno

L’otite dell’orecchio esterno è causata principalmente da un’infezione da parte di batteri o, in minor misura, da funghi. Detta anche “otite del nuotatore”, è più comune in estate, grazie anche a clima umido e al contatto frequente con l’acqua. Questa patologia è caratterizzata da otalgia, ossia il dolore alle orecchie, prurito e dolore quando si muove la mandibola e, in generale, durante la masticazione.

Non solo: in alcuni casi, l’otite esterna può provocare un abbassamento dell’udito, una sensazione di ovattamento auricolare, nonché la fuoriuscita di pus dall’orecchio.

L’otite dell’orecchio medio

L’otite dell’orecchio medio è causata da batteri o da virus. Particolarmente comune nei bambini, è causata dalla presenza di muco nella cassa timpanica, spesso a seguito di un raffreddore virale (otite media catarrale). L’infezione può manifestarsi con autofonia (ossia la sensazione di rimbombo quando si parla) e una sensazione di ovattamento, fruscii e acufeni. Il catarro accumulato può andare incontro a sovrainfezione batterica (otite media acuta suppurativa) provocando forte dolore fino alla perforazione del timpano e otorrea (fuoriuscita di pus dall’orecchio). 

Prevenire l’otite

Anche se prevenire al 100% l’otite è impossibile, possiamo però mantenere una serie di comportamenti che proteggano le nostre orecchie.

In particolare, la prima indicazione è quella di asciugare bene le orecchie, specie appena usciti dall’acqua. Ciò è importante soprattutto per la prevenzione dell’otite esterna. 

Inoltre, è bene evitare di provocare traumi alle orecchie, come quelli causati, ad esempio, dai bastoncini di cotone, ed evitare di facilitare l’introduzione di batteri nelle cavità auricolari, magari inserendo apparecchi acustici non adeguatamente puliti.

Curare l’otite

La terapia medica da adottare in caso di otite dipende, ovviamente, dal quadro clinico in questione, e va valutata di caso in caso dallo specialista di riferimento.

Per quanto riguarda l’otite dell’orecchio esterno, lo specialista potrebbe somministrare, se l’infezione è in fase iniziale, una terapia locale con lavaggi del condotto uditivo, magari associando gocce ad azione antisettica o antibatterica, a seconda dei casi.

La necessità della visita specialistica dipende anche dal fatto che, per esempio, alcune sostanze utilizzate nel “fai da te”, possono essere dannose in caso di infezione dell’orecchio medio, soprattutto laddove fosse presente una perforazione del timpano. 

In alcuni casi sarà necessaria la pulizia del condotto da parte dello specialista per rendere più efficace la terapia. Alcuni tipi di otite, infine, necessiteranno l’assunzione di antibiotico per bocca.

 

 

 

 

 

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