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Oculistica

Occhi e prevenzione: quando andare dall’oculista?

06/09/2020

Gli occhi, come il resto del nostro organismo, invecchiano e invecchiando rischiano di ammalarsi e di non avere più la stessa funzionalità di un tempo.

Esistono infatti alcune patologie che provocano un decadimento a volte acuto, a volte lento, della vista.

Quali sono queste patologie? E come possiamo intervenire, in termini di prevenzione?

Ne parliamo con il dottor Pietro Rosetta, Responsabile di Oculistica di Humanitas San Pio X.

Glaucoma, cataratta, degenerazione maculare

All’invecchiamento dell’occhio possiamo correlare alcune patologie, come la cataratta, che comporta una progressiva opacizzazione del cristallino, o la degenerazione maculare senile.

Il glaucoma è una patologia ereditaria che spesso si manifesta con il progredire dell’età. È correlato principalmente a un aumento della pressione intraoculare e  spesso senza dare alcun disturbo alla visione può fare danni permanenti al nervo ottico e causare cecità.

«In caso di familiarità per patologie oculari come il glaucoma, i controlli dall’oculista programmati e periodici possono salvare la vista, intercettando eventuali segni della malattia prima che si manifestino i sintomi», spiega il dottor Pietro Rosetta.

Prevenire la cataratta

Tra le patologie oculari, la più frequente è la cataratta, che provoca una riduzione importante della vista in termini quantitativi e qualitativi, e può sfociare in una vera e propria disabilità visiva. L’esordio della cataratta può essere anche precoce, già dai 40-45 anni.

Intorno ai 50 anni, il cristallino in genere inizia a indurirsi, ma alcuni fattori possono accelerare il processo: alcune patologie (come per esempio il diabete), traumi, ereditarietà e terapie prolungate con farmaci cortisonici.

Nei giovani, la cataratta può essere dovuta a un’eccessiva esposizione degli occhi non protetta ai raggi UV. «Oggi, però, grazie a esami approfonditi, è possibile diagnosticare e quantificare in maniera oggettiva il grado di evoluzione della cataratta, anche in persone in età più giovani».

E dopo i 45 anni?

Non di rado gli adulti tendono a rinviare la visita oculistica, specie in assenza di problemi ed eventuali sintomi. Per proteggere la salute dei propri occhi e continuare ad assicurarsi una buona visione diurna e notturna, occorre sottoporsi periodicamente a una visita oculistica, almeno una volta all’anno.

«Dopo i 45 anni è importante sottoporsi a visita per prevenire e, in caso, diagnosticare precocemente la causa della limitazione visiva. Talvolta i controlli devono avere una frequenza maggiore in base alla storia clinica del paziente. La presenza di patologie quali l’ipertensione arteriosa sistemica, il diabete mellito, le malattie reumatiche, oppure l’uso di farmaci sistemici che possono avere effetti sulla salute degli occhi, richiede una programmazione delle visite oculistiche secondo l’indicazione dell’oculista di riferimento», conclude il dottor Rosetta.

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