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Endocrinologia

Tiroidite post-parto, spesso è una condizione temporanea

02/03/2018

L’impatto della gravidanza sulla funzione tiroidea non si esaurisce con la gestazione. Anche dopo il parto, infatti, l’attività della ghiandola può alterarsi. In questo caso si parla di tiroidite post-parto, una forma di tiroidite che può interessare le donne nei primi mesi dopo il parto, spesso transitoria. Ne parliamo con il professor Andrea Lania, docente di Endocrinologia presso Humanitas University e responsabile dell’Unità Operativa di Endocrinologia di Humanitas.

Il sistema immunitario contro la tiroide

La tiroidite post-parto ha una frequenza che si aggira intorno al 5-7% ed è il risultato di una reazione autoimmunitaria nei confronti della tiroide: il sistema immunitario reagisce contro i tessuti della tiroide determinando queste alterazioni della funzionalità tiroidea. È una condizione paragonabile alla tiroidite di Hashimoto, la prima causa di ipotiroidismo anche durante la gravidanza. Tali alterazioni possono manifestarsi tendenzialmente nell’arco dei primi dodici mesi dal parto.

Iper- e ipotiroidismo

Questa condizione si caratterizza per un andamento con una triplice fase: in un primo momento si manifesta ipertiroidismo, con un aumento dei livelli di ormone tiroideo circolante, mentre in una seconda fase la donna può andare incontro a ipotiroidismo e, in una terza fase, la funzione tiroidea può normalizzarsi spontaneamente.

I sintomi della tiroidite post parto sono spesso aspecifici, subdoli, che possono essere confusi con quelli di altre condizioni. Palpitazioni, fatica e disturbi del sonno sono alcuni dei sintomi della prima fase mentre nella seconda ci possono essere anche stipsi e aumento di peso, oltre alla persistenza della fatica. Circa il 20-30% delle donne che vanno incontro a ipotiroidismo in questa fase mantengono questa condizione anche negli anni successivi. Il trattamento farmacologico è diverso per le due fasi, sintomatico con l’assunzione di beta-bloccanti nella prima e con la terapia ormonale sostitutiva nella seconda.

La ricerca scientifica ha inoltre associato questa infiammazione autoimmunitaria della tiroide alla depressione post-parto. Si tratta di un disturbo dell’umore che può sorgere nelle settimane successive alla nascita del figlio o della figlia (in particolare tra la sesta e la dodicesima) caratterizzato, ad esempio, da pensieri negativi ricorrenti, tristezza, senso di inadeguatezza. Pertanto in presenza di sospetto di depressione post natale è bene approfondire anche gli aspetti endocrinologici della paziente.

Ma chi è più a rischio di sviluppare la tiroidite post-parto? Le donne con altre patologie autoimmuni e le donne con positività agli anticorpi antitiroidei, gli agenti responsabili della reazione autoimmunitaria contro la ghiandola. Anche chi ha già manifestato questa condizione in precedenti gravidanze ha un rischio maggiore, così come chi è affetta da disfunzioni tiroidee o ne ha familiarità.

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