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Benessere

Mal di schiena, come prevenirlo?

05/08/2014

La lombalgia è uno dei problemi di salute più comuni. Si stima che 9 persone su 10 ne soffrano almeno una volta nella vita, ma per alcuni si tratta di una condizione ricorrente: basta il cambiamento di temperatura/umidità o un movimento brusco per riacutizzare il dolore. A volte è talmente forte da impedire le normali attività. Basti pensare che il 15% delle assenze dal lavoro nei paesi industrializzati è dovuto a questo problema.

«Non esiste una vera e propria predisposizione ereditaria, però ci sono alcuni fattori di rischio: il sovrappeso, la postura scorretta, una vita sedentaria e la posizione seduta prolungata, ad esempio», spiega il dottor Luca Attuati dell’Unità Operativa di Neurochirurgia di Humanitas. «Per questi soggetti, il mal di schiena assume un carattere intermittente-ricorrente – continua il medico – cioè ci sono periodi di benessere alternati ad altri in cui i sintomi si fanno più frequenti e fastidiosi”.

Che cosa può esserci dietro la lombalgia?

Chi soffre spesso di mal di schiena dovrebbe sottoporsi a un check-up per capirne l’origine.

«Molte patologie si possono manifestare con il dolore alla schiena – sottolinea Attuati –, ma nella stragrande maggioranza dei casi esso rappresenta un problema isolato, che tende a risolversi da solo con qualche giorno di riposo e con i comuni farmaci anti-infiammatori e miorilassanti».

In altri casi, il dolore è la “spia” di qualcosa che non va. Questi casi meritano di essere indagati. «Solo 1-3% delle lombalgie è sintomo di un problema serio. Se i sintomi si protraggono per più di 4 settimane – ricorda il neurochirurgo – o se si associano ad altri disturbi, come dolore agli arti inferiori, perdita di forza e sensibilità alle gambe, disfunzioni del sistema nervoso autonomo, è opportuno rivolgersi a uno specialista, che con una visita accurata può accertare la presenza o meno di segnali di allarme che fanno pensare a una possibile patologia sottostante».

Sarà quindi il neurochirurgo a prescrivere gli esami necessari, generalmente una TAC o una RM del rachide lombare che permettono di visualizzare le vertebre, il canale spinale e confermare-escludere la presenza di patologia. Ulteriori esami sono da riservarsi a casi selezionati e molto meno comuni e sono prescritti solo in seconda battuta dallo specialista di colonna.

Qualche consiglio per la schiena

La prevenzione del mal di schiena, oltre che dalla ricerca di posture corrette, passa anche attraverso un’attività fisica moderata e controllata.

«Meglio un po’ di cyclette o il nuoto, in special modo lo stile libero e il dorso – consiglia Attuati –. Anche la ginnastica in acqua e il pilates aiutano a rinforzare e rilassare i muscoli della zona lombare, che ricordo essere praticamente sempre in tensione. Senza il loro contributo, infatti, non potremmo semplicemente mantenere la stazione eretta. Qualche esercizio di rinforzo dei muscoli addominali – conclude lo specialista – invece facilita un poco il lavoro dei muscoli lombari, quindi è benefico».

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