Nausea o vomito e diarrea. Sono i sintomi principali che compongono quella che comunemente, ed erroneamente, viene chiamata influenza intestinale. In realtà si tratta di gastroenterite virale. Cosa fare per rimettere in sesto lo stomaco? Sarebbe opportuno smettere di mangiare per alcune ore finché lo stomaco non si ristabilisce, spiegano gli specialisti dell’Unità Operativa di Gastroenterologia di Humanitas. La cosa più importante è reidratarsi bevendo acqua o tisane, ma non troppo velocemente altrimenti la nausea e il vomito peggiorano.
Il disturbo
La gastroenterite virale è una condizione infiammatoria che interessa lo stomaco e l’intestino di cui sono responsabili microrganismi patogeni come il norovirus, l’adenovirus e il rotavirus. Il contagio può avvenire da persona a persona o dopo l’ingestione di cibo o acqua contaminati. I sintomi che la caratterizzano sono la nausea, il vomito, l’alterazione della regolarità intestinale con la diarrea, i crampi e i dolori addominali. Si può avvertire inoltre un malessere diffuso con un senso di spossatezza; questi saranno però meno intensi di quelli tipici dell’influenza vera e propria che, invece, riguardano muscoli e articolazioni.
I sintomi generalmente persistono per pochi giorni, spesso due o tre, ma in quei giorni si è spesso inappetenti: con lo stomaco sottosopra è naturalmente molto difficile seguire un’alimentazione regolare.
Cosa bere
Innanzitutto molto importante mantenere un buon livello di idratazione ed è meglio, inoltre, ridurre al minimo il consumo di caffè, non bere alcolici né bevande gassate o zuccherate. Contro la nausea un aiuto arriva dallo zenzero, notoriamente un valido rimedio anti-nausea. In questi casi, meglio l’assunzione di poca radice fresca in acqua calda.
Altre bevande consigliate sono semplicemente acqua naturale a temperatura ambiente, tisane varie e camomilla che però dev’essere tenuta in infusione non più di pochi minuti altrimenti, invece che avere un effetto rilassante, può essere eccitante come la caffeina.
Cosa mangiare
Chi è colpito da gastroenterite virale dovrebbe evitare piatti elaborati difficili da digerire e cercare di assumere alimenti più leggeri, che il suo stomaco possa “tollerare”: Come alimenti, iniziare gradualmente ad assumere quelli che sono più facili da digerire, come crackers, toast, riso e pollo. Per alcuni giorni, evitare latte e derivati, caffeina, alcolici, cibi grassi e conditi. In caso dovesse ritornare la nausea, si suggerisce di tornare alla dieta liquida o semiliquida fino a che non ci si sente meglio.
Durante la gastroenterite acuta si verifica una perdita transitoria dell’enzima lattasi (che ci permette di digerire il lattosio) cosicché il lattosio non viene assorbito e richiama acqua nell’intestino. I batteri, che normalmente sono presenti nel piccolo intestino, metabolizzano il lattosio in eccesso, producendo gas e aumentando l’acidità del contenuto intestinale. Gli yogurt, quindi, sono sconsigliati in quanto, oltre a essere un cibo acido, sono derivati del latte, per cui possono peggiorare sia la diarrea che la nausea. Invece, i probiotici sono utili nel trattamento di questo disturbo, in particolare i ceppi Lactobacilli e quelli contenenti il ‘lievito’ Saccharomyces boulardii.