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Benessere

Anziani, con un cane è più facile mantenersi in movimento

25/10/2017

Il miglior amico dell’uomo e il miglior compagno per fare attività fisica. Grazie a un cane una persona anziana potrebbe infatti aumentare, il tempo che dedica all’attività fisica ed essere così meno sedentaria. È quanto hanno visto dei ricercatori di alcune università inglesi in uno studio pubblicato su Journal of Epidemiology & Community Health. La compagnia di un animale domestico è una delle risorse disponibili con cui motivare una persona anziana a uscire di più di casa, con evidenti ricadute sul suo benessere psico-fisico.

Il team di ricerca ha analizzato i dati relativi a più di tremila individui con circa 70 anni in media, ai quali era stato chiesto di indossare un contapassi per sette giorni consecutivi mentre camminavano. Circa un quinto dei partecipanti era padrone di un cane e di questi in due casi su tre l’amico a quattro zampe era portato a spasso almeno una volta al giorno. Nei restanti casi lo si portava fuori meno di una volta al giorno.

Avere un cane faceva la differenza

Chi ogni giorno scendeva in strada con il proprio animale domestico presentava un livello di attività fisica maggiore del 20%, rosicchiando 30 minuti al giorno alla sedentarietà. Nei giorni di pioggia questi anziani erano più attivi di tutti gli altri. Addirittura, in queste giornate, il loro livello di attività fisica era maggiore di quello dei giorni più miti degli anziani che non possedevano un cane.

Pioggia, sole, freddo, non c’è clima che tenga di fronte alle necessità di un cane. Averlo con sé obbliga a uscire di casa semplicemente per il suo bene. E nel caso di una persona più in là con gli anni, più sedentaria, l’affetto per il proprio cane può diventare una molla per attivarsi, e mettersi in movimento.

I benefici dell’attività fisica sono noti e disponibili a ogni età. Però dire semplicemente “fai attività fisica perché fa bene” a volte non è sufficiente: «Motivare qualcuno a mettersi in movimento significa aiutarlo a trovare quelle risorse con cui trasformare un suo desiderio in un obiettivo vero e proprio. E questo obiettivo dev’essere realistico, raggiungibile. Puntare troppo in alto infatti può avere l’effetto opposto e disincentivare quella persona frustrandone gli sforzi», sottolinea la specialista.

 

 

Obiettivo: regolarità

Nel caso di un anziano che obietta sull’opportunità di uscire di casa ecco che la compagnia di un cane può rappresentare proprio una di quelle risorse con cui vincere questa resistenza: «Si esce di casa per il proprio cane e al contempo si ottengono diversi benefici, a cominciare da quelli di natura fisica con ricadute sul benessere psichico e sociale nel caso in cui un anziano vive in condizioni di isolamento, di marginalità».

Portando a spasso il cane si soddisfa il criterio della continuità, si definisce una routine quotidiana e ci si assicura quella dose di attività fisica a intensità lieve-moderata utile per l’anziano. Con un po’ di attività fisica tutti i giorni si può anche contribuire a controllare i sintomi di patologie croniche tipiche della terza età.

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