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Tumore al pancreas, ecco il gene che lo provoca

17/02/2015

Meno di un terzo dei pazienti sopravvive, anche se ai primi stadi della malattia. Il cancro al pancreas è una delle forme più aggressive di tumore: in Italia si manifestano ogni anno 5.500 casi tra i maschi e 5.900 tra le donne (stime Registro tumori italiano 2012). Il tasso di sopravvivenza di un paziente con un tumore alle fasi iniziali è del 30 per cento: le cellule tumorali si diffondono infatti con grande facilità ai linfonodi vicini e ad altri organi come polmoni e fegato.

Uno studio dell’Università del Michigan, negli Stati Uniti, pubblicato sulla rivista Genes and Development, ha chiarito recentemente l’origine di questa aggressività che risiede nell’azione di un gene.

Il tumore del pancreas e il gene Atdc

Il gene Atdc è il responsabile della progressione e della crescita della massa tumorale da uno stato pre-invasivo a uno invasivo e, dunque, della creazione di metastasi. Nei test sono stati analizzati campioni di tessuto tumorale e di lesioni pancreatiche pre-invasive. Il gene – la cui presenza è nota nel 90 per cento dei casi di queste neoplasie – è espresso in un sottoinsieme delle cellule pre-invasive e regola lo sviluppo delle cellule staminali tumorali, quel piccolo insieme di cellule che inducono la crescita e l’espansione di un tumore. È stata avanzata anche l’ipotesi di un suo coinvolgimento in altre forme di tumori, da quello ai polmoni a quello alle ovaie, ad esempio.

Il gene può essere un target per lo sviluppo di un nuovo farmaco, ma al momento la composizione di questa proteina è ignota. Tuttavia, il team dei ricercatori ha cominciato a creare una struttura tridimensionale che può essere usata come modello per la futura ricerca farmacologica.

Il dottor Alessandro Zerbi, chirurgo e responsabile della Sezione autonoma di Chirurgia del pancreas di Humanitas, sottolinea l’alto valore della pubblicazione nel segno della continuità: «Lo studio statunitense è di gran pregio e insiste su una linea che molti ricercatori stanno portando avanti da anni. La novità – continua – risiede nell’analisi del ruolo di questo gene Atdc che rende più rapida la disseminazione metastatica. Questo studio, che è bene ricordare parte da modelli sperimentali, conferma che le micrometastasi possono essere presenti molto precocemente, ancora prima che il tumore sia visibile».

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