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Dito a martello della mano, anche rifare i letti può causarlo

08/06/2017

Una palla lanciata durante un’azione di gioco non viene bloccata e impatta su un dito. Ecco una delle cause più frequenti del cosiddetto dito a martello: per via dell’impatto la parte superiore di un dito si piega oltre il limite naturale ed è impossibile riportarlo in posizione se non aiutandosi con l’altra mano, avvertendo dolore. Cosa fare quando una delle nostre dita assume questa forma, “a martello”? L’abbiamo chiesto agli specialisti di Humanitas.

Il dito a martello è noto anche come dito del giocatore di baseball per richiamare proprio uno degli sport in cui si può subire questo infortunio; oltre al baseball, anche la pallavolo o il basket possono nascondere questo rischio.

I traumi che causano il dito a martello possono essere di entità diversa

Più spesso questo infortunio si caratterizza per un trauma diretto sul dito in estensione, come nel caso degli sportivi. Spesso non si rompe il tendine ma si stacca il frammento dell’osso su cui si inserisce il tendine.

(Per approfondire leggi qui: Artrosi del pollice, importante indossare un tutore anche di notte)

Non è raro tuttavia riscontrare una lesione del tendine con traumi minori, ad esempio nelle donne che si occupano dei lavori di casa. Quando rifanno i letti, dopo aver infilato il lenzuolo sotto il materasso, tirano su la mano con un dito flesso. In questo caso il trauma non è stato di un’entità tale da provocare la lesione; era ragionevolmente presente uno stato degenerativo che, per via del trauma modesto, ha portato alla rottura del tendine.

Dopo il trauma si avverte dolore e non si riesce a tendere il dito che può anche gonfiarsi. È buona norma applicare del ghiaccio ed elevare la mano per ridurre l’ematoma e lenire il dolore ma è fondamentale intervenire subito con un tutore. Il dito a martello è forse la sola lesione del tendine della mano che ha buone probabilità di guarire con un trattamento conservativo. Si ricorrerà all’intervento chirurgico, in anestesia locale, anche a distanza di tempo dal trauma, solo se la lesione non sarà guarita. Se il trauma ha invece causato una frattura da avulsione l’intervento è più indicato.

Per quanto tempo va indossato il tutore?

Il tutore non dovrà mai essere tolto per sei settimane. Dopo averlo tolto il dito sarà rigido e, pertanto, saranno necessari degli esercizi di riabilitazione, da quelli semplici con la pallina di gommapiuma ai programmi specifici messi a punto da un terapista. Dopo poche settimane si recupererà del tutto la funzionalità del dito.

(Per approfondire leggi qui: Dolore al braccio? Forse è colpa del cellulare)

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