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Pillola e tumori, la relazione e gli effetti sulla salute femminile

12/04/2017

Le donne che hanno assunto la pillola anticoncezionale avrebbero un rischio inferiore di sviluppare alcune forme di tumore anche in età molto avanzata. In particolare la protezione durerebbe almeno 30 anni dopo aver smesso di assumerla. Così conclude una ricerca della University of Aberdeen (Regno Unito) pubblicata su American Journal of Obstetrics and Gynaecology.

Dopo la sua introduzione, il legame tra l’assunzione e il rischio oncologico è stato oggetto di numerose ricerche. Tra il 1968 e il 1969 poco più di 46mila donne furono arruolate nell’Oral Contraception Study condotto in Inghilterra per valutare gli effetti sulla salute nel lungo periodo della pillola anticoncezionale. Questi dati sono stati analizzati dal team della University of Aberdeen che ha visto come le donne che avessero fatto uso della pillola avevano meno probabilità di sviluppare tumore al colon-retto, alle ovaie o all’endometrio rispetto a chi non l’avesse mai presa. Nel primo caso il numero di casi era ridotto del 19%, del 33% e del 34% negli altri due casi.

(Per approfondire leggi qui: Pillola, occhio alla circolazione)

Inoltre fare ricorso alla pillola nel periodo fertile non comportava un maggior rischio di tumore nelle fasi più avanzate della vita, quando l’incidenza dei tumori è maggiore. L’effetto “scudo” del contraccettivo orale avrebbe una durata di almeno 30 anni a partire dal momento in cui le donne avessero smesso di assumerlo.

Pillola e tumore al seno

I ricercatori hanno, però, riscontrato un aumento del rischio di tumore al polmone, ma solo tra donne che fumavano durante l’assunzione della pillola. Infine un aumentato rischio di tumore al seno e alla cervice uterina è stato osservato nelle donne che prendevano la pillola sebbene il rischio sembrasse scemare nell’arco di circa cinque anni dall’ultima assunzione del farmaco, senza ulteriori evidenze di un rischio aumentato nel tempo.

(Per approfondire leggi qui: La pillola influisce sul desiderio sessuale?)

Studi condotti recentemente hanno concluso che l’assunzione della pillola ha mostrato un effetto preventivo per alcune neoplasie, quali la neoplasia ovarica, quella endometriale e quella intestinale/colica. Tale vantaggio si mantiene per un lungo periodo dopo la sospensione del farmaco. La sua assunzione è correlata, infine, a un modesto e temporaneo incremento del rischio di neoplasia mammaria e della cervice; tale rischio però si riduce dopo cinque anni dal termine dell’assunzione.

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