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Tumori, mortalità per la prima volta in calo

04/04/2017

Fra il 2012 e il 2013, per la prima volta, sono diminuiti i decessi per tumore. In un anno sono state registrate 1134 morti in meno. Inoltre nell’arco di 17 anni, a partire dal 1990 e fino al 2007, il numero delle persone che hanno sconfitto il cancro è salito del 18% fra gli uomini e del 10% fra le donne. A dirlo è l’AIOM, l’Associazione italiana per l’Oncologia medica, che ha attribuito alle nuove terapie antitumorali un grande merito nel raggiungimento di questi risultati.

«Siamo di fronte a un importantissimo successo della lotta contro il cancro», sottolinea il professor Armando Santoro, direttore del Cancer Center dell’ospedale Humanitas e docente di Humanitas University. «Le tendenze degli ultimi anni ci dicono che è aumentato il numero delle diagnosi, dunque l’incidenza dei tumori, a fronte dell’invecchiamento della popolazione. Con l’incremento dell’età media è inevitabile che salga anche il numero di casi di cancro, una patologia che generalmente colpisce in età più avanzata. Ma a fronte di questa tendenze – spiega lo specialista – è in calo il numero dei decessi».

(Per approfondire leggi qui: World Cancer Day, gli otto passi per la prevenzione dei tumori)

I fattori che hanno portato a questi dati sono diversi: «Sicuramente il ricorso a migliori terapie, sempre più sofisticate, tanto per la chirurgia quanto per la radioterapia e le terapie mediche. C’è, inoltre, più attenzione dei cittadini alla prevenzione e dei medici alla sensibilizzazione verso le campagne di screening. A tal proposito, relativamente al tumore al colon-retto, una delle neoplasie per cui esiste un programma nazionale di screening, assistiamo al più importante miglioramento in termini di guarigione nell’ultimo ventennio».

La vera sfida è la diagnosi precoce dei tumori

Un contributo significativo nella lotta al cancro è arrivato anche dall’oncologia di precisione che ha portato a “una vera e propria rivoluzione del modo di “pensare” il cancro”, dice l’AIOM che al tema ha dedicato recentemente un convegno al ministero della Salute. Medicina di precisione significa personalizzare il trattamento rispetto al singolo caso di tumore, dunque sul singolo paziente. Senza dimenticare il ruolo svolto dall’immunoterapia che è già una realtà per il trattamento di alcune patologie oncologiche, dal melanoma ai linfomi, oltre a rappresentare la nuova frontiera nella lotta al cancro.

(Per approfondire leggi qui: Mantovani: “Contro il cancro cerchiamo di togliere i freni all’immunità”)

«La sfida più grande è però quella della diagnosi sempre più precoce. Se riuscissimo a fare completamente prevenzione primaria – seguendo una dieta salutare, non fumando, contenendo di molto il consumo di alcolici e praticando regolarmente attività fisica – i numeri su sopravvivenza e mortalità migliorerebbero ulteriormente», conclude il professor Santoro.

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