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Corde vocali, cosa sono polipi e noduli?

23/03/2017

Edemi, polipi e noduli sono le principali alterazioni delle corde vocali che possono mettere ko un cantante o chi lavora utilizzando principalmente o prevalentemente la propria voce. L’ultimo a doversi fermare e a lasciare spento il microfono è Luciano Ligabue. Per colpa di un polipo alla corda vocale sinistra dovrà essere operato. Risultato: tour sospeso, mesi di stop e concerti spostati a settembre. Poche settimane prima il rocker emiliano aveva dovuto fermarsi per un edema, ovvero un rigonfiamento delle corde vocali. Ma cosa sono questi danni a carico delle corde vocali? Ne parliamo con il dottor Luca Malvezzi, otorinolaringoiatra e specialista in chirurgia cervico facciale dell’ospedale Humanitas.

Le corde vocali sono due piccoli muscoli che si trovano nella laringe e sono distanziate tra di loro. Quando emettiamo un suono, queste si avvicinano e vibrano. Come gli altri muscoli, anche le corde vocali possono essere sollecitate oltremodo, affaticarsi e subire degli infortuni, più o meno seri: «Noduli e polipi delle corde vocali sono fra le lesioni benigne di più comune riscontro nella pratica otorinolaringoiatrica», precisa il dottor Malvezzi.

Anche il reflusso gastrico è un fattore di rischio

«Il polipo cordale è monolaterale e generalmente si riscontra in età adulta. Può essere correlato a un utilizzo della voce particolarmente intenso nell’ambito della propria attività professionale. Il nodulo cordale, diversamente, è bilaterale e simmetrico, può essere presente anche in età pediatrica e, anche in questo caso, la lesione può essere correlata all’attività professionale, pensiamo agli insegnanti che utilizzano lungamente la voce nel corso della giornata stressandola magari per attirare l’attenzione di una classe insubordinata. In questo caso però, più precisamente è un utilizzo poco corretto della voce a causare la lesione nodulare, insomma un po’ come se ci venisse un callo sul piede dopo una lunga passeggiata con scarpe strette».

«Sia il polipo che il nodulo cordale interessano la lamina propria della corda vocale, la cui struttura può vagamente paragonarsi alla sezione di una cipolla, essendo costituita da diversi strati, dal più superficiale mucoso fino alla cartilagine tiroidea. Entrambi sono localizzati alla giunzione fra il terzo anteriore e medio della corda vocale a livello della regione di massima forza muscolare e aereodinamica durante la fonazione, giustificando l’alterazione del tono vocale (disfonia). Oltre all’utilizzo sforzato della voce, ad esempio nel corso della preparazione a un tour come nel caso del nostro Ligabue nazionale, o alla tendenza a una cattiva gestione della voce in alternanza con la respirazione, ad esempio da parte di un preadolescente che, con la voce, tende ad affermare la propria personalità, allergie, disequilibri endocrini, reflusso gastrico e, naturalmente, irritanti come il fumo possono essere responsabili di lesioni delle corde vocali».

Cosa può causare il fumo di sigaretta?

«Il fumo, irritando la corda vocale, ne determina uno stato infiammatorio cronico che porta la corda a ispessirsi e gonfiarsi, a volte prolassando in neoformazioni polipoidi: l’edema di Reinke. Naturalmente il danno termico e chimico indotto dal fumo può essere responsabile di cambiamenti delle caratteristiche naturali della mucosa laringea con aspetti meno favorevoli del semplice polipo o nodulo. Tuttavia il cambiamento della voce deve essere sempre un segnale di allarme che ci spinge a consultare lo specialista otorinolaringoiatra».

(Per approfondire leggi qui: Abbassamento di voce, come intervenire?)

Come si interviene per trattare queste alterazioni?

«Non sempre la chirurgia è necessaria. Il riposo vocale, la logopedia, ovvero una sorta di fisioterapia della voce possono essere efficaci rimedi per alcune lesioni delle corde vocali. La chirurgia dei polipi cordali, quando necessaria, è sempre molto delicata, condotta in microscopia e con l’ausilio di ferri delicati atti alla conservazione, soprattutto in chi fa della voce il suo principale strumento di lavoro, dell’integrità funzionale della laringe. Può essere necessaria una riabilitazione successiva all’intervento con logopedia per ridare tensione alle corde vocali. In caso di lesioni maligne la diagnosi precoce ha un ruolo fondamentale per la conservazione della voce. La tecnologia di cui oggi dispone l’otorinolaringoiatra sia in ambito ambulatoriale che in sala operatoria è al pari importante per ottimizzare un risultato, che in questo caso, quando possibile, coniughi risultato oncologico con risultato funzionale, ovvero paziente guarito e voce conservata», conclude lo specialista.

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