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Aspettativa di vita, nel 2030 potrebbe superare i 90 anni

22/02/2017

Nei Paesi industrializzati si vivrà sempre più a lungo. Nel 2030 l‘aspettativa di vita media potrebbe addirittura superare i 90 anni. In testa alle popolazioni più longeve la Corea del Sud: le donne sudcoreane, infatti, potrebbero vivere anche fino a 90,8 anni. Sono le previsioni di una ricerca pubblicata su Lancet e realizzata da diversi centri tra cui l’Imperial College London (Gran Bretagna) con la collaborazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità.

I ricercatori si sono serviti di tecniche statistiche impiegate nelle previsioni del tempo e hanno elaborato 21 modelli per prevedere l’aspettativa di vita media alla nascita e a 65 anni di età nel 2030 in 35 Paesi industrializzati. Sul podio dei Paesi più longevi Corea del Sud, Francia e Giappone per le donne e sempre Corea del Sud con Australia e Svizzera per gli uomini. In particolare una bambina che nasce nel Paese asiatico nel 2030 si potrà aspettare di raggiungere e superare i 90 anni di vita mentre un bambino gli 84 anni. E l’Italia? L’aspettativa di vita media alla nascita fra 13 anni è stata stimata in 87,2 anni per le donne e 82,8 per gli uomini.

Perché queste differenze tra uomini e donne nell’aspettativa di vita?

Perché i primi seguono tendenzialmente stili di vita meno salutari, con una diffusione maggiore del fumo di sigaretta e del consumo di alcolici, e perché sono in genere più esposti al rischio di essere vittima di incidenti stradali e omicidi. Se gli stili di vita tra i due sessi convergeranno, allora lo faranno anche le loro aspettative di vita, concludono i ricercatori.

(Per approfondire leggi qui: Italia male in prevenzione. Per la prima volta scende l’aspettativa di vita)

Le previsioni, in ogni caso, sono sottoposte a un certo grado di incertezza: ad esempio c’è il 90% di probabilità che in Corea del Sud le donne nel 2030 potranno sperare di vivere 86,7 anni e il 57% di probabilità di superare i 90.

Il primato della Corea del Sud, suggeriscono i ricercatori, si spiega alla luce della sua crescita economica che ha migliorato diversi indicatori come la nutrizione infantile, l’accesso alle cure e prevenzione e trattamenti più efficaci per le malattie croniche. Se la Corea ha fatto segnare tra 2010 e 2030 la crescita maggiore dell’aspettativa di vita media, sul polo opposto ci sono Giappone e Stati Uniti. Gli USA già al momento godono di una aspettativa di vita inferiore ad altri Paesi per via delle grandi disuguaglianze che caratterizzano la sua popolazione e per altri fattori tra cui l’assenza di un sistema assicurativo universale e il più alto Indice di Massa corporea di tutti i Paesi presi in esame.

Italia tra Paesi con popolazione più anziana

Per quando riguarda l’aspettativa di vita a 65 anni, sempre nel 2030, i ricercatori hanno riscontrato una probabilità delle donne di vivere altri 24 anni in 11 dei 35 Paesi mentre per gli uomini altri 20 in 22 Stati, in entrambi i casi Italia compresa.

(Per approfondire leggi qui: Ottimisti, curiosi, comunicativi: in un libro la ricetta per restare giovani)

Che conseguenze potrebbero avere questi aumenti nell’aspettativa di vita? Certamente un forte impatto sul sistema sociosanitario che dovrà adattarsi al nuovo profilo della popolazione e richiedere politiche a supporto dell’invecchiamento attivo, che incentivino stili di vita salutari, l’adesione a diagnosi e trattamenti precoci, che assistano le persone anziane a ridotta mobilità e che facciano in modo che queste persone possano contribuire al benessere della società più a lungo.

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