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Perché la candida ritorna?

06/03/2017

Dal momento che l’ambiente vaginale è normalmente abitato da funghi considerati “abitatori naturali” tra i quali anche la Candida Albicans responsabile dell’infezione nota come candida vaginale, non sarebbe corretto dire che la Candida ritorna – spiega la dottoressa Elena Zannoni, responsabile di chirurgia conservativa ed endoscopica e specialista di Humanitas Fertility Center. – In realtà, in alcune donne, questo fungo presente normalmente nell’ambiente vaginale tende a proliferare e diventare sintomatico malgrado le terapie effettuate. Alcuni fattori però giocano un ruolo nel “ritorno” dell’infezione da Candida:

  • Fattori costituzionali o predisponenti: alcune donne sono più soggette di altre alle infezioni fungine e quindi alla Candida
  • Riduzione delle difese immunitarie: può verificarsi in occasione di terapie antibiotiche o in periodi di stress psico-fisico. Gli antibiotici infatti, riducono la normale flora batterica vaginale, cioè i lattobacilli, deputata alla difesa dell’ultimo tratto genitale con il conseguente proliferare di germi che inducono le infezioni
  • Alta percentuale di zuccheri nel sangue: è il caso delle pazienti diabetiche o in alcune pazienti predisposte che hanno una dieta troppo ricca di carboidrati. Queste situazioni creano un microsistema che favorisce il proliferare delle ife fungine della Candida
  • Utilizzo della pillola: era più vero quando il contenuto ormonale delle pillole era più alto
  • Gravidanza: l’ambiente vaginale della donna gravida favorisce la crescita della Candida
  • Indumenti troppo stretti o biancheria intima sintetica

Per ovviare all’infezione da Candida, oltre alle specifiche terapie antifungine che, a seconda dei casi, potranno anche essere protratte per cicli di terapia di alcune settimane o mesi, è sempre necessario agire anche nell’ambiente vaginale con prodotti topici contenenti lattobacilli, al fine di ripristinare una corretta flora batterica vaginale. Per evitare che la Candida possa manifestarsi o recidivare con i suoi fastidiosi sintomi, la terapia topica a supporto della flora vaginale lattobacillare andrebbe sempre prescritta in occasione di terapie antibiotiche anche se la paziente non presenta sintomi riconducibili alla Candida; anche al partner, seppur asintomatico, va sempre prescritta la terapia anti-candida per evitare il fastidiosissimo effetto “ping-pong” in cui, generalmente, la  parte debole è la donna. Importante infine, soprattutto per chi presenta i fattori predisponenti la candida, prestare attenzione agli indumenti, da preferire quelli in cotone e comodi, e seguire un’alimentazione sana e non eccessivamente ricca di zuccheri oltre a bere molta acqua, è d’aiuto: in particolare una sana alimentazione e bere molta acqua favoriscono una corretta funzionalità intestinale che contrasta il ristagno in vagina di germi patogeni.    

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