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Cyber Monday, quattro effetti della tecnologia sulla salute

28/11/2016

1. Mani sotto stress

Pc e smartphone, consolle e videogame: la tecnologia mette a dura prova le mani di chi li usa. L’utilizzo prolungato ed eccessivo di telefonini, videogiochi, tastiere e mouse del computer può provocare una serie di danni difficili da risolvere. Il risultato è un sovraccarico dei tendini e dei muscoli con un aumento di tendiniti croniche o di disturbi vari causati da posizioni scorrette e piuttosto dolorosi. A farne le spese è soprattutto il pollice, più coinvolto nei movimenti ripetitivi.

Un consiglio per alleviare le tensioni sulle dita è fare delle pause e non eccedere. Tendini, legamenti, muscoli e articolazioni hanno bisogno di riposo.

2. Tecnologia sotto le lenzuola?

Spesso i dispositivi elettronici ci seguono fin dentro il letto. Ma sarebbe meglio smettere di usarli prima di coricarsi e spegnerli o addirittura lasciarli fuori dalla porta: «La luce emessa da questi device interferisce con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Inoltre, restando più a lungo svegli, dunque attivi, si altera anche la produzione di un altro ormone, il cortisolo. L’energia che viene liberata non viene smaltita e quindi viene depositata sotto forma di grassi», spiega il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas. Un consiglio è pertanto quello di non usare smartphone e tablet nei 60-90 minuti prima di coricarsi.

Secondo una recente ricerca pubblicata su Jama Pediatrics realizzata dal King’s College London e dalla Cardiff University ha visto come nei teenager questi dispositivi interferissero con il loro sonno anche da spenti. Questo perché la sola presenza in camera da letto li sottoporrebbe a uno stimolo continuo.

3. Per i bambini un uso consapevole della tecnologia

I bambini molto piccoli sono attirati dalle immagini in movimento che scorrono sugli schermi dei dispositivi tecnologici e con lo sviluppo delle abilità manipolatorie presto vorranno tenerne in mano uno. Tutti i bambini, anche a sette-otto mesi, sono attratti da smartphone e tablet. È inevitabile che siano incuriositi da un oggetto simile con cui possono giocare, sentire la musica o guardare un cartone animato. Più che dallo strumento in sé metterei in guardia dai contenuti, come per esempio dalle immagini violente.

Dalla tecnologia possono arrivare degli stimoli importanti che non vanno demonizzati, altrimenti andrebbero demonizzati tutti gli stimoli sensoriali che il piccolo riceve dall’esterno, come per esempio dal traffico cittadino. Lasciare i bambini da soli e per tanto tempo con uno smartphone in mano non gli farà bene. Ma far consumare dei contenuti adeguati alla loro età, con la presenza dei genitori, non può far male al loro sviluppo: il cervello matura in funzione degli stimoli che riceve.

4. Fitness tracker: la tecnologia al polso non sempre aiuta

Alcuni dispositivi si possono indossare per scopi precisi, ad esempio con l’idea di “tracciare” alcuni parametri associati all’attività fisica, dai battiti cardiaci, al dispendio energetico ai passi effettuati. Ma non sempre questi “braccialetti elettronici” sono utili. Un recente studio del national Institute of Health and Nutrition di Tokyo (Giappone) pubblicato su Jama Internal Medicine ha visto come questi dispositivi non fossero precisi nel conteggiare la spesa energetica. Lo studio prova che questi strumenti non sono accurati nel misurare le calorie consumate. Questo è un dato che può essere quantificato solo con metodi piuttosto complessi in laboratorio.

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