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Istat, gli stili di vita poco salutari s’imparano in famiglia

27/07/2016

1. I fumatori sono 10 milioni

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La buona notizia è che tra il 2001 e il 2015 la percentuale di fumatori è scesa dal 23,7% al 19,6% della popolazione con almeno 14 anni. Nel 2015 sono circa 10 milioni e 300 mila i fumatori mentre il 56,3% dichiara di non aver mai fumato. Più uomini che donne accendono sigarette (24,6% contro il 15%) e più uomini che donne hanno smesso di fumare dal 2001. Il fumo di sigaretta è più diffuso tra i giovani fra 25 e 34 anni, più fumatrici tra 55-59 anni.

 

2. Obesità in calo: spesso accoppiata a inattività

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Tendenza opposta per l’eccesso di peso: dal 2001 al 2015 le persone con chili di troppo sono aumentate, in particolare i maschi maggiorenni. Oggi il 45,1% della popolazione di 18 anni e più è in eccesso di peso (35,3% in sovrappeso, 9,8% obeso), il 51,8% è in condizione di normopeso. Un bambino/adolescente su 5 è in eccesso di peso (28,3% maschi, 21,3% femmine). Spesso sedentarietà e chili di troppo sono associati tra loro: insieme o singolarmente, rappresentano un rischio per oltre la metà degli adulti.

 

3. Più alcolici fuori dai pasti

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Il 15% della popolazione, in particolare over 65, adolescenti e giovani fino a 24 anni consuma alcol eccedendo le raccomandazioni a tutela della salute. Nel 2015 il 64,5% della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nel corso dell’anno (nella metà dei casi vino, seguito da birra, aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori). A partire dal 2003 però, la percentuale di consumatori giornalieri di alcolici è scesa dal 31,1% al 22,2%. In aumento invece i consumatori occasionali (da 37,7% a 42,3%) e coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (da 24,8% a 27,9%). Alcol e fumo sono spesso associati soprattutto tra gli uomini che sono forti fumatori ma anche tra gli ex fumatori.

 

4. Uomini meno sedentari di donne

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Nel 2015 ben 23 milioni e 524 mila persone (circa il 40% della popolazione di almeno 3 anni) ha dichiarato di non praticare sport né attività fisica nel tempo libero. Una percentuale maggiore fra le donne che fra gli uomini, sebbene dal 2001 fra le donne si sia registrato il maggior calo di inattive (il calo, fra i due sessi, è lieve ma evidente). La sedentarietà cresce all’aumentare dell’età, a partire dai 65 anni quasi la metà della popolazione si dichiara sedentaria. E anche la sedentarietà sembra ereditaria: il 48,4% dei giovani è sedentario se lo sono anche i genitori (meno dell’8% se i genitori non lo sono).

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