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La migliore ricerca del 2015? Per Science è il “montaggio” del Dna

01/01/2016

È la tecnica con cui si è modificato il DNA di embrioni umani la migliore ricerca del 2015 secondo Science. A scegliere Crispr, la tecnica di “editing genetico”, come il traguardo più importante tagliato lo scorso anno dalla ricerca sono stati i giornalisti e gli editorialisti della rivista scientifica. Nelle scelte del pubblico, invece, a questa scoperta è stata preferita la missione della Nasa su Plutone.

Nel 2015 ha fatto scalpore la ricerca di un team di scienziati cinesi che ha impiegato la tecnica Crispr/Cas9 per modificare il genoma umano. «Lo studio ha posto la comunità scientifica di fronte a interrogativi di natura etica ai quali non potrà sottrarsi. Al momento, però, questa tecnica resta uno strumento da laboratorio, non di intervento terapeutico. Ma è innegabile il fatto che stia rivoluzionando la ricerca biomedica», dice il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University.

(Per approfondire leggi qui: Le terapie geniche: come si curano i geni malati)

Alla tecnica di “montaggio” genetico si è fatto ricorso anche per modificare il DNA di piante e animali. La zanzara “anti-malaria”, con dei geni che riescono a bloccare la trasmissione del parassita della malattia, è stata ottenuta in laboratorio proprio con lo strumento Crispr.

Tra migliori ricerche anche il vaccino per Ebola

Nella lista delle migliori ricerche del 2015 Science ha inserito lo studio sul sistema linfatico nel sistema nervoso centrale e le sperimentazioni del vaccino per Ebola con un altissimo grado d’efficacia. Entrambe le ricerche sono state premiate anche dal pubblico.

(Per approfondire leggi qui: Ebola, il vaccino funziona)

«Non dimentichiamoci che il 2015 è stato l’anno del Nobel per la Medicina alla scienziata cinese Youyou Tu, a cui si deve la scoperta di un farmaco antimalarico che ha cambiato lo scenario, ovvero l’artemisinina. Un premio dall’altissimo valore per l’originalità del suo lavoro e per quanto ha potuto fare nella lotta contro questa malattia», conclude il professore.

(Per approfondire leggi qui: Mantovani: «Dal Nobel per il farmaco anti-malaria una lezione per tutti»)

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