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Dal Molise la pianta contro i tumori

20/04/2015

Cellule tumorali a freno grazie all’estratto di Prunus spinosa trigno, una pianta che cresce soprattutto in Molise. Una ricerca dell’Istituto superiore di Sanità ha testato con successo l’efficacia di questo arbusto in chiave anti-tumorale. Combinato con degli amminoacidi, l’estratto è in grado di eliminare le cellule tumorali fino a quasi l’80% e bloccarne la proliferazione. I test sono stati condotti in vitro, ovvero in laboratorio. Lo studio, presentato al IV Congresso internazionale di Medicina biointegrata e di prossima pubblicazione, è stato condotto dalla dottoressa Stefania Meschini.

«Abbiamo trattato le cellule cancerose di pazienti affetti da cancro a colon, polmone e cervice uterina. Abbiamo quindi osservato che, da solo, l’estratto non aveva effetti ma addizionato a un particolare complesso a base di aminoacidi, minerali e vitamine, denominato Can, è stato in grado di ridurre la sopravvivenza delle cellule tumorali e ha portato a distruzione tra il 70 e il 78% delle cellule cancerose nell’arco di 24 ore», spiega la dottoressa Meschini.

 

Obiettivo: produrre un nuovo farmaco antitumorale

«Il prunus è ricco di antiossidanti e può contrastare la capacità di proliferazione delle cellule tumorali», aggiunge. Il prugnolo è una pianta selvatica dai fiori bianchi e dai frutti blu, usati per confezionare marmellate e liquori. L’arbusto è noto come pianta officinale per le sue proprietà astringenti e dermoprotettive e come rimedio per il trattamento di tosse e catarro.

L’obiettivo è produrre un nuovo farmaco antitumorale nell’arco di qualche anno. Per questo è necessario intensificare le sperimentazioni. Il brevetto della miscela è stato depositato dall’istituto con l’azienda produttrice del composto Can «e per questo la formulazione potrà essere disponibile a breve come integratore a supporto delle terapie chemioterapiche», continua la ricercatrice. L’estratto miscelato di Prunus «sarà ulteriormente testato dal’Iss nella formulazione di integratore e sarà disponibile, in vendita nelle farmacie su indicazione medica, da maggio-giugno. Ciò è reso possibile sulla base dei test che hanno confermato la non tossicità del composto e previa la registrazione già avvenuta del composto stesso presso il ministero della Salute», sottolinea il presidente della Società italiana di medicina biointegrata Franco Mastrodonato.

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