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Batteri più aggressivi per colpa del fumo

13/04/2015

Il fumo protegge i batteri dal sistema immunitario. È la conclusione di una ricerca dell’Università della California che ha osservato il comportamento di un batterio esposto al fumo di sigaretta. Il batterio in questione è lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina, un antibiotico; il tabacco peggiorerebbe la situazione dal momento che ne accrescerebbe la resistenza nei confronti del sistema immunitario.

Il microorganismo al centro dello studio è responsabile di infezioni solitamente della cute, ma anche del flusso sanguigno e di altri siti dell’organismo. È presente sulla cute e sulle membrane mucose nel 20-30% delle persone sane (dati dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare). Secondo quanto emerso dallo studio pubblicato sulla rivista Infection and Immunity, questo tipo di stafilococco diventerebbe più aggressivo. In laboratorio il team di ricerca ha infettato i macrofagi, le cellule del sistema immunitario che “mangiano” gli agenti patogeni, con questi batteri, alcuni dei quali fatti crescere sotto l’azione degli estratti del fumo di sigaretta. In quest’ultimo caso, le cellule immunitarie avevano molta più difficoltà ad aggredirli.

L’effetto è dose-dipendente: maggiore era la quantità di estratti impiegati, maggiore era la resistenza sviluppata. Gli scienziati hanno osservato che il fumo rendeva più forti i batteri alterando le pareti cellulari. In questo modo i microorganismi erano in grado di respingere meglio i peptidi antimicrobici, ovvero delle proteine che il sistema immunitario usa per danneggiare e neutralizzare gli agenti patogeni.

 

Il fumo inibisce le cellule del sistema immunitario

«Il fumo, oltre a essere un fattore che predispone a diverse malattie, dal cancro alle patologie cardiovascolari, inibisce le cellule del sistema immunitario. Questo studio ci dice qualcosa in più: che il fumo ha un impatto sulla virulenza di alcuni microorganismi patogeni – spiega la dottoressa Paola Morelli, medico infettivologo di Humanitas –. Lo Staphylococcus aureus diventa ancora più resistente per colpa delle sostanze contenute nel fumo; è un batterio che può causare delle infezioni piuttosto serie non solo a livello cutaneo, ma anche dei tessuti molli o delle polmoniti, sia dentro sia fuori gli ambienti ospedalieri. Sapere che c’è un fattore controllabile in grado di rendere più aggressivo questo batterio è sicuramente un aspetto importante», conclude la specialista.

 

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