Uniti per proteggere il pianeta, al buio. Alle 20.30 in Italia si spegneranno le luci di decine di monumenti e luoghi d’arte per manifestare contro i cambiamenti del clima. Change climate change è il messaggio dell’evento planetario organizzato dal Wwf e rivolto a istituzioni e singoli cittadini. Sessanta minuti a luci spente per accendere i riflettori sulla salute della Terra: dal Colosseo a Piazza San Marco, dal Maschio Angioino alla Valle dei Templi, una lista lunghissima di castelli, palazzi storici, basiliche e piazze in tutta la Penisola, idealmente uniti per uno scopo comune con centinaia di altri siti in tutto il mondo.
L’iniziativa attraversa tutti i fusi orari a partire dalle Isole Samoa nel Pacifico. In tutto saranno 172 i Paesi coinvolti. Si spegneranno la Torre Eiffel e il Golden Gate di San Francisco insieme a ben 40 siti Unesco. L’obiettivo è spingere i governi nazionali, le organizzazioni internazionali, le imprese e i privati a mettere in atto politiche e comportamenti con cui limitare l’impatto del cambiamento del clima. Come sottolinea il Wwf, le emissioni di gas serra sono in aumento e a causa del riscaldamento globale il rischio di eventi avversi o catastrofici, dall’innalzamento del livello del mare a periodi più lunghi di siccità alle alluvioni, è sempre più concreto. Ridurre le emissioni di Co2, promuovere l’efficienza energetica e le strategie di adattamento al cambiamento climatico sono alcuni degli obiettivi che il Wwf vuole raggiungere per la salvaguardia del Pianeta.
L’edizione di quest’anno è la numero nove. La mobilitazione è partita infatti nel 2007 da Sydney propagandosi in ogni angolo del globo, mentre in Italia è arrivata due anni dopo. Alle 20.30 di sabato 28 marzo saranno ben 400 i luoghi che parteciperanno all’iniziativa in 300 Comuni. Lo spegnimento centrale sarà a Milano, sede di un’altra manifestazione che ha a cuore le sorti del Pianeta ovvero l’Expo. Tutti sono invitati a partecipare in una delle numerose iniziative organizzate da Nord a Sud oppure semplicemente a casa propria e anche sui social, per condividere la propria adesione con foto e gli hashtag #unoralbuio e #EarthHour.
