Stai leggendo Eclissi, filtri e lenti per vedere il “sole nero”

Magazine

Eclissi, filtri e lenti per vedere il “sole nero”

18/03/2015

Naso verso il cielo, ma con occhi protetti. Davanti all’eclissi che venerdì oscurerà il sole è necessario schermare gli occhi. Il rischio di danneggiare la retina è dietro l’angolo. «Se mettiamo a fuoco il sole sull’occhio, non facciamo altro che danneggiare severamente la retina», avverte il dott. Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico di Humanitas.

«Quando si osserva una luce molto forte – prosegue – la cornea e il cristallino mettono a fuoco la luce sulla retina. L’occhio è fatto apposta per concentrare la luce. L’effetto è triplice: aumenta moltissimo l’intensità luminosa, la luce focalizzata riscalda la retina e, infine, se si supera una certa soglia di intensità e di energia, si passa dal riscaldamento alla causticazione, ovvero il tessuto viene bruciato. È come quando i bambini danno fuoco alla paglia con una lente d’ingrandimento che riflette i raggi solari».

Quali le conseguenze? «I danni possono limitare la visione distinta, la capacità di leggere o riconoscere distintamente ciò che fissiamo», spiega il dott. Pietro Rosetta, referente per la patologia corneale e dei trapianti dell’Unità Operativa di Oculistica di Humanitas.

Lo spettacolare fenomeno astronomico è dovuto all’allineamento di sole, luna e Terra: la luna, frapponendosi tra il sole e la Terra, proietta qui la sua ombra. In Italia, come altrove, l’eclissi sarà parziale. La totalità sarà visibile in zone abbastanza remote nel nord dell’Atlantico. La copertura del disco solare in Italia varierà da un minimo del 50% al Sud a oltre il 70% al Nord e durerà circa due ore, tra le 9.30 e le 11.45. Memorabile è stata l’eclissi di fine millennio nell’agosto del 1999. Le cronache di allora raccontano delle numerose telefonate che arrivarono all’associazione degli oculisti italiani quando in molti lamentarono problemi alla retina per aver guardato il “sole nero” senza aver preso le giuste precauzioni.

Eclissi con il telescopio? Solo con le lenti scure

Per godersi lo spettacolo, in tanti potrebbero essere tentati di usare degli strumenti ottici come binocoli o piccoli telescopi. Ma anche in questo caso bisogna prestare attenzione. «Con il telescopio è anche peggio perché contengono un sistema di messa a fuoco ancora più attivo. Si mette a fuoco ancora meglio e sull’occhio di energia ne arriva ancora di più: la retina può danneggiarsi più facilmente», dice il dott. Vinciguerra. La soluzione migliore è dunque usare delle lenti protettive scure adeguate e anche per i binocoli e i telescopi esistono apposite soluzioni di filtraggio. A illustrarle è il dott. Rosetta: «Si può ricorrere per esempio agli occhiali da saldatore con indice di protezione 14. Per schermare telescopi, binocoli e fotocamere invece esiste un filtro chiamato Mylar, acquistabile nei negozi specializzati in strumenti ottici per astronomia. Si tratta di un foglio simile alla carta argentata, composto da due sottili strati di plastica separati da un foglietto di alluminio».

Non valgono quindi i rimedi fai da te, dalle vecchie pellicole alle lastre ai vetri affumicati, «sistemi con protezione insufficiente e che mantengono i rischi molto elevati”, sottolinea il dott. Vinciguerra. «Queste soluzioni non sono in grado di filtrare la componente più pericolosa dei raggi luminosi. L’attenuazione della luminosità che esse inducono può ingannare e la tranquillità in assenza di sintomi può provocare un’esposizione prolungata alla radiazione ed essere causa di cecità» – conclude il dott. Rosetta.

Per avere un’idea dei danni che l’eclissi può causare, si può pensare alla post immagine retinica, «quando si guarda una luce alogena intensa per 30/40 secondi e poi si guarda altrove, l’immagine resta. La stessa cosa succede se si osserva a lungo il sole, solo che la post immagine può rimanere per tutta la vita», conclude il dott. Vinciguerra.

Protezione occhi, articoli correalti

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita