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Dal Kazakhstan per scoprire i segreti dell’accreditamento

11/12/2012

Il 5 dicembre scorso un gruppo di addetti del Paese asiatico si è recato a Bergamo per “copiare” un sistema, quello di Humanitas Gavazzeni, che ha portato già a due accreditamenti internazionali. e che presto, nella prossima primavera, potrebbe aggiungerne un altro.

Come si controlla la qualità delle prestazioni e dei servizi in un ospedale? Come funziona concretamente il processo di accreditamento e come una struttura ospedaliera si prepara ad affrontarlo? Quanto questa pratica influenza le modalità di gestione dell’intera struttura?

 

Molte domande alla direzione di Humanitas Gavazzeni

Sono domande pratiche e operative che sono state rivolte nell’intensa mattinata del 5 dicembre scorso, alla direzione di Humanitas Gavazzeni di Bergamo da parte di un gruppo di addetti ai lavori provenienti dal Kazakhstan, figure apicali di strutture ospedaliere e Università, in Italia questa settimana per un corso di formazione commissionato direttamente alla SDA Bocconi dal Ministero della Salute del loro Paese, mirato ad approfondire sul campo le caratteristiche dei processi di accreditamento delle strutture sanitarie.

Non a caso, come base del corso, è stata scelta Humanitas Gavazzeni che, a garanzia dei percorsi di qualità e sicurezza portati avanti nella cura dei pazienti, è un ospedale che nel marzo 2010 ha ottenuto per la seconda volta la certificazione di qualità Joint Commission International, ente internazionale di accreditamento “volontario” di organizzazioni e programmi sanitari, e nella prossima primavera sarà nuovamente sottoposto a verifica da parte di questo ente internazionale.  

 

In Kazazhstan è in atto una rivoluzione del mondo sanitario

Per quanto riguarda il Kazakhstan, è in corso nel Paese la trasformazione di molte strutture ospedaliere in aziende sanitarie autonome, e per garantire un miglior controllo sulla dimensione qualitativa dei risultati è prevista a breve termine l’introduzione dell’obbligatorietà dell’accreditamento delle strutture ospedaliere, secondo le modalità previste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla International Society for Quality in Healthcare (ISQua). Alcune tra le strutture ospedaliere leader a livello nazionale hanno già affrontato l’accreditamento con l’International Joint Commission, sistema di misurazione adottato appunto anche dal Gruppo Humanitas.

«Il sistema di accreditamento – ha ricordato Carlo Ramponi, responsabile europeo di International Joint Commission – proprio perché internazionale propone gli stessi standard che possono essere approfonditi in incontri come questi da chi, in futuro, dovrà fare questo il percorso».

«Gli otto partecipanti al corso di formazione – ha spiegato Luca Brusati, coordinatore del corso, professor senior Sda Bocconi – saranno coinvolti in un’attività di revisione e riorganizzazione dei processi sanitari e formativi nel loro Paese e potranno anche essere inseriti come valutatori nei processi di accreditamento. Hanno un’esperienza media nel settore sanitario di oltre vent’anni, e tutti hanno già seguito un corso di taglio teorico in Kazakhstan, impartito da una società di consulenza canadese».

 

 

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