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Runner per la Ricerca di Humanitas

15/07/2014

“Io non corro solo. Sfida di beneficenza”. Questo il nome dell’iniziativa benefica cui ha deciso di aderire Alberto Mosca – trentaseienne di Biella, dottore commercialista e podista appassionato che partecipa a gare su strada nazionali e internazionali – che ha deciso di donare a Fondazione Humanitas per la Ricerca 5 centesimi di euro per ogni chilometro corso nel 2014.

 

Il conteggio riguarda i chilometri percorsi sia nelle gare sia negli allenamenti, secondo uno schema previsto da Matteo Raimondi, ideatore del progetto di donazione che oltre ai corridori su strada e pista coinvolge anche ciclisti e nuotatori, per un totale di 75 atleti amatoriali italiani che hanno deciso di unire l’utile al dilettevole.

 

Cinque centesimi al chilometro per la Ricerca di Humanitas

«L’iniziativa è già al terzo anno – sottolinea Alberto Mosca – e quando mi è stato proposto di scegliere l’ente o l’associazione cui donare i miei 5 centesimi al chilometro non ho avuto dubbi e ho detto subito Humanitas. Una scelta molto personale: negli ultimi tempi sto frequentando il reparto di oncologia di questo istituto e mi sono reso conto di quante siano le persone che soffrono a causa di mali tremendi. Ho capito che è importante lottare per cercare di migliorare la propria salute e ho imparato ad apprezzare chi compie ogni giorno sforzi al tuo fianco, per aiutarti a guarire. Da questo punto di vista penso che la ricerca scientifica abbia un ruolo fondamentale, è giusto quindi che il mio contributo vada lì».

 

Lo sport, sfogo e medicina

Alberto Mosca ha fin qui corso più di 2.600 km, distanza che comprende anche i chilometri delle maratone di Milano e di Amburgo. Per la fine dell’anno conta di raddoppiare: «Sì, credo che supererò i 5.000 km – rivela l’atleta biellese –. In autunno correrò una Maratona in Italia e lo farò “indossando” anche il logo di Humanitas. E se ne avrò di nuovo l’occasione, dopo Amburgo, porterò questo marchio anche all’estero. Per me la corsa è una vera passione, la pratico a livello amatoriale e mi permette di scaricare lo stress accumulato durante la giornata. Fare sport mi consente di stare bene, di mantenermi in forma. Dicono che praticare attività sportiva sia un buon modo per aiutare il proprio fisico. Io credo sia davvero così e ora, grazie a “Io non corro solo”, fare sport è diventato per me ancora più importante perché mi consente di aiutare chi, nella vita, è stato meno fortunato di me».

 

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