L’OMS annuncia l’aumento del livello di rischio per il virus della nuova influenza A/H1N1. Fazio: “Possibile trasformazione del virus”. Mantovani: “Non ci sono per ora motivi di panico”.

“Ho deciso di innalzare il livello dalla fase cinque alla fase sei”, parola del Direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Margaret Chan, secondo una dichiarazione raccolta dall’ANSA. Il livello sei della fase di allerta pandemica corrisponde ad un aumento della diffusione geografica del virus, ma non ad un aumento della sua gravità.

“Un rischio legato alla pandemia della nuova influenza, per la quale oggi l’Oms ha deciso la fase 6 di allerta, è quello di una possibile ‘trasformazione’ del virus A/H1N1 in una forma di virus aviario fortemente aggressivo e trasmissibile nell’uomo” – spiega il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio -. Anche se a più lungo termine, questo rischio rappresenta uno dei maggiori motivi di preoccupazione per gli Stati”.

“Non ci sono motivi di panico – spiega il prof. Alberto Mantovani, Direttore Scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas e docente all’Università degli Studi di Milano -, anche se oggi viviamo in un contesto di incertezze. Non sappiamo se arriverà l’onda e quanto questa sarà grande”.
“E’ importante essere preparati, e noi lo siamo”: il cosiddetto ceppo “madre” del virus A/H1N1 è arrivato nei laboratori e sono cominciate infatti le fasi preparatorie necessarie per il vaccino.

“Inoltre, dai casi isolati in Messico e negli Stati Uniti si è scoperto che il virus è stabile, e questo è molto importante. L’Italia, poi, ha una forte cultura immunologica: se davvero l’influenza suina si trasformerà in pandemia avremo a disposizione tutti gli strumenti per controllarla”.

A cura della Redazione