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Mieloma multiplo, i progressi della ricerca

09/06/2009

Le terapie ematologiche stanno dando buoni risultati per questa neoplasia. In Humanitas un ambulatorio dedicato.

Il mieloma è il secondo tumore ematologico più frequente, e colpisce circa 82.000 persone nell’Unione Europea, con 25.000 nuovi casi l’anno. L’età media alla diagnosi è 65 anni, anche se negli ultimi anni si è registrato un incremento dell’incidenza nei soggetti più giovani. Il mieloma, però, è anche la patologia ematologica in cui si sono registrati i maggiori progressi dal punto di vista sia della ricerca sia della terapia. “I recenti successi ottenuti nella cura del mieloma – spiega il dottor Andrea Nozza, aiuto nell’Unità Operativa di Oncologia Medica ed Ematologia di Humanitas – hanno consentito di cambiare nettamente la prognosi di questa neoplasia ematologica.
Le nuove opportunità di cura sono in particolare legate all’introduzione nella pratica clinica di tre molecole: talidomide, Bortezomib e Lenalidomide. Questi farmaci, da soli ma soprattutto in associazione con i chemioterapici, consentono di ottenere percentuali di risposta mai registrati fino ad oggi, anche nel paziente anziano. Nel paziente al di sopra dei 65 anni o non suscettibile di terapie più aggressive, infatti, l’associazione di nuovi farmaci (talidomide e Bortezomib in particolare) alla chemioterapia convenzionale (Mephalan e prednisone assunti per bocca) consente di migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita di questi pazienti.
Nel paziente giovane, il cui trattamento comprende il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche, la somministrazione di queste molecole nella terapia di induzione al trapianto e nel mantenimento post-trapianto comporta un netto miglioramento delle risposte complete a lungo termine, influenzando anche la sopravvivenza complessiva. Il trapianto di midollo da un familiare compatibile è a tutt’oggi una valida opzione terapeutica per la cura del mieloma multiplo, anche se i pazienti candidabili rimangono una minoranza, tenuto conto dell’età media di insorgenza della malattia e dell’eventuale disponibilità di un familiare compatibile”.

In Humanitas è attivo un ambulatorio esclusivamente dedicato ai pazienti con mieloma e con MGUS (gammopatia monoclonale). Sul fronte della ricerca clinica, l’Istituto ha un ruolo attivo in numerosi studi e trial sul mieloma. Membro del Myeloma Working-party del gruppo cooperatore GIMEMA, cui afferiscono la maggior parte dei centri di Ematologia Italiani, Humanitas partecipa a studi multicentrici in cui le nuove molecole vengono associate alla chemioterapia, sia nei pazienti canditati ad alte dosi sia nei pazienti anziani. Inoltre Humanitas collabora con il GITMO per il trattamento dei pazienti candidati a trapianto allogenico di cellule staminali da donatore sia familiare sia volontario da registro. Infine, partecipa a trial clinici che prevedono l’ultilizzo di altre nuove molecole (ad esempio Vorinostat, un inibitore dell’istone deacetilasi) per pazienti con mieloma multiplo recidivato.

Di Monica Florianello

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