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Laboratorio, la salute in una goccia di sangue

15/01/2007

L’attività di un Laboratorio di Analisi è continuamente sottoposta a verifiche: “Sia a quelle di legge, previste dalla Regione Lombardia, che ci invia campioni di cui dobbiamo restituire le analisi – spiega il dott. Alessandro Montanelli, responsabile del Laboratorio di Analisi di Humanitas – sia a una serie di controlli esterni, cui ci prestiamo volontariamente, gestiti da centri specializzati o enti di ricerca come il Cnr”. Un’altra caratteristica dei moderni laboratori è la velocità con cui vengono effettuate le analisi. Alcuni procedimenti complessi come quelli che servono, ad esempio, a valutare il corretto funzionamento della tiroide, che un tempo venivano eseguiti con tecniche radioimmunologiche, cioè impiegando isotopi radioattivi legati ad anticorpi, potevano durare anche un paio di settimane. Oggi, grazie ai progressi della biologia molecolare e alla scoperta degli anticorpi monoclonali, lo stesso esame viene effettuato nell’arco di alcune ore e il referto consegnato entro il giorno successivo. Gli effetti della riduzione dei tempi, secondo Montanelli, sono davvero notevoli: “La velocità sempre maggiore con cui è possibile restituire un referto è un vantaggio per tutti: per il medico curante, che rende più efficiente la sua attività, per il paziente che ottiene una diagnosi corretta in tempi più rapidi con tutto ciò che ne consegue, anche a livello di maggiore tempestività ed efficacia delle terapia. Ad esempio, analizzare in tempi rapidi un campione che proviene dal Pronto Soccorso in certi casi può evitare un ricovero inutile, in altri salvare una vita. In questo senso è importante costruire un ottimo rapporto di collaborazione con i medici di Medicina Generale. Sappiamo che in certi casi i risultati vengono portati dal medico curante solo dopo alcuni giorni da quando il paziente li ha ritirati, quindi di fronte a un risultato particolarmente allarmante ci premuriamo di avvertire direttamente noi il medico o il paziente”.

Dall’ematologia alla genetica
La valutazione della qualità del lavoro di un laboratorio di analisi si può desumere anche dalla tipologia di prestazioni che la Regione Lombardia lo autorizza ad erogare e da come sono valutate nel “nomenclatore tariffario”. Nel caso del Laboratorio di Humanitas il livello di accreditamento con la Regione Lombardia è tra i più alti e comprende, oltre alle prestazioni di base, anche quelle fornite da quattro sezioni specializzate: biochimica clinica e tossicologia, ematologia e coagulazione, citogenetica e genetica medica, microbiologia e virologia.
In questo settore la novità è rappresentata dall’intreccio tra coagulazione e immunologia, sul quale si sta muovendo la ricerca. Altri elementi innovativi ci sono nel settore della chimica clinica, uno dei più classici dell’attività di laboratorio. Stiamo collaborando allo studio di un sistema di valutazione precoce dell’insufficienza renale”.

Comprendere l’infiammazione
In Humanitas sono diversi i progetti di ricerca effettuati nel settore immunologico in cui è coinvolto il Laboratorio. Prosegue Montanelli: “Stiamo contribuendo alla sperimentazione della Pentraxina 3, un importante analita scoperto dal gruppo del professor Mantovani. Si tratta di un marcatore collegato con l’attività del sistema immunitario innato, che verrà utilizzato nelle malattie infiammatorie di tipo cronico come quelle dell’intestino e in quelle cardio e cerebro vascolari per distinguere i casi in cui l’infiammazione è direttamente coinvolta nello sviluppo della patologia o ne è solo una conseguenza. Un altro progetto riguarda alcune forme di infiammazione cronica del distretto cervico-vaginale, nelle quali potrebbe essere coinvolta una forma di deficit immunitario”.
Le ricerche sul sistema immunitario e l’infiammazione sono la nuova frontiera della medicina e hanno aperto incredibili prospettive, dal punto di vista sia della comprensione dei meccanismi che presiedono allo sviluppo di molte patologie, sia della possibilità di mettere a punto terapie innovative. Dopo decenni di studi sull’immunità adattativa, quella più nota a tutti noi, basata sulla risposta di anticorpi specifici contro gli attacchi esterni, in questi ultimi anni grazie agli studi del prof Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas, e del suo gruppo di lavoro si è compresa invece l’importanza del ruolo dell’immunità innata, la parte più primitiva e meno specifica del nostro sistema di difesa, che ha un ruolo fondamentale nell’attivazione del meccanismo dell’infiammazione. Questo ha permesso di rileggere sotto un’altra luce molti aspetti ambigui sull’origine di malattie estremamente diverse fra loro, dai tumori ai problemi cardiocircolatori, alle infiammazioni croniche.

Di Carlo Falciola

Nella foto, l’équipe del Laboratorio di Analisi Cliniche di Humanitas

La salute in una goccia di sangue/1
La salute in una goccia di sangue/3

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