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Guaccero: il mio segreto? Curo l’anima

06/11/2006

Un debutto nel cinema giovanissima: 1999, “Terra bruciata” di Fabio Segatori. Poi altri film e varie parti in televisione. Oggi Bianca Guaccero, giovane, bella, solare, è protagonista nella fiction “Capri”, in onda su Rai Uno e dal 7 novembre al 3 dicembre sarà in scena a Milano, al Teatro Manzoni, a fianco di Luca Barbareschi ne “Il sogno del Principe di Salina: l’ultimo Gattopardo” di Andrea Battistini.

Nel tuo lavoro bisogna essere sempre in forma, come fai?

“Credo molto nel legame psiche-corpo. L’equilibrio interiore influisce secondo me moltissimo sul benessere generale. Un esempio banale: se sono un po’ nervosa, mangio qualcosa in più, mi gonfio subito e non mi sento bene. Se sono tranquilla, decido di amarmi, mangio nel giusto modo e poi sto meglio”.

Quali sono quindi le tue strategie per il benessere?
“A tavola seguo ancora gli insegnamenti di mia nonna: ‘Non bisogna privarsi di niente, ma mangiare tutto e bene’”.

E oltre alla tavola?
“Non rinuncio mai ai massaggi. Sono importanti per la schiena, per la postura e a volte indispensabili per sentirmi bene visto che il mio lavoro mi costringe tanto tempo in piedi. In questi giorni sto provando in teatro con dei costumi pesantissimi e alla fine delle prove la schiena ne risente. Il massaggio oltre a far bene al fisico, aiuta a rilassarsi e a scaricare il nervosismo”.

Sei spesso nervosa?
“Non ritengo di esserlo in particolare, però considero lo stress come la malattia dei nostri tempi. Siamo sempre di corsa e indaffarati. Tanto è vero che ‘sono stressata’ è praticamente diventato un intercalare delle ragazzine. Rilassarsi è un obiettivo che ci si deve porre. Personalmente mi prendo ogni giorno almeno mezz’ora per me stessa, anche solo per pensare. O, per esempio, mettermi la crema sul corpo, una piccola attenzione quotidiana che mi piace moltissimo ed è un modo in più per amarmi”.

E alla salute ci pensi?
“Per forza. Se devi andare in scena non ti puoi ammalare. Sono attenta alla prevenzione. Se sento che mi sto raffreddando, bevo frullati e spremute, e credo in una dieta ricca e varia, con molti legumi e pesce. Cibi senza conservanti, cui sono allergica. In fondo in natura si trova tutto quello di cui abbiamo bisogno. Basta pensare alla frutta: arance, banane, castagne, ipervitaminiche e ricche di proteine per affrontare l’inverno. E poi, in estate, frutta come l’anguria, più leggera e ricca di liquidi. Inoltre bisogna stare attenti allo stile di vita complessivo”.

Qual è il tuo punto debole?
“Se non si fosse ancora capito, il cibo. Cerco continuamente un equilibrio, non è facile. Ma una buona alimentazione è importante”.

E l’esercizio fisico?
“Ho fatto danza per sette anni e poi tanti altri sport. Mi piace molto correre. Adesso sono ferma da un anno, ma spero di riprendere per ridare tonicità al corpo. L’esercizio fisico è importante anche per la mente e per eliminare le tossine”.

Come ti curi quando sei ammalata?
“Ricorro alle medicina tradizionale solo per vera necessità e se ho la febbre a 40. finché posso ricorro alla medicina naturale. Ho una teoria: credo che alla base di ogni malattia ci sia una componente psicologica. Bisogna, prima di tutto, curare l’anima”.

Leggi di salute sui giornali?
“Sì, molto”

Che cosa pensi della chirurgia estetica?
“Io mi sento molto legata a tutto ciò che è naturale, quindi personalmente sono contraria. Anche se avessi voglia di cambiarmi qualcosa, avrei paura che, alterandolo, il mio corpo avrebbe un rigetto. Ma capisco chi sentendone il bisogno si rifà il naso o simili. E questo non vuol dire che io mi piaccio così come sono: ci sono giorni in cui non mi piaccio affatto”.

Ti piacerebbe indossare un camice sul set?
“Sarebbe affascinante recitare nei panni di una dottoressa, una figura di massima responsabilità. Dovrebbe essere una donna forte, di carattere e dotata di una buona dose di sangue freddo. Tutte doti indispensabili per poter salvare delle vite”.

Al cinema Bianca Guaccero ha recitato in : “Terra bruciata” di Fabio Segatori (1999), “Faccia di Picasso” di Massimo Ceccherini (2000), “Tra due mondi” di Fabio Conversi (2001), “Streghe verso nord” di Giovanni Veronesi (2001), “Il trasformista” di Luca Barbareschi (2002), “Hollywood flies” di Fabio Segatori (2004), “Liolà” di Gabriele Lavia (2005), “The shadow dancer” di Brad Mirman (2005).
In televisione in: “Ama il tuo nemico” di Damiano Damiani (2001), “La memoria e il perdono” di Giorgio Capitani (2001), “Papa Giovanni XXIII” di Giorgio Capitani (2002), “Tutti i sogni del mondo” di Paolo Poeti (2003), “La tassinara” di Josè Maria Sanchez (2004), “Mai storie d’amore in cucina” di Giorgio Capitani e Fabio Jephcott (2004) e nel film “Assunta Spina” in onda su Rai Uno.

A cura di Francesca Blasi

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