Non una ma due mattinate per parlare a 360 gradi di salute, dalla prevenzione alle terapie più innovative, dall’alimentazione alla medicina estetica, Tutto questo è “Uno mattina – Check up”, il nuovo programma di Raiuno dedicato alla medicina e al benessere. Alla conduzione uno dei medici-conduttori più amati dagli italiani, Livia Azzariti, da alcuni anni voce e volto dello storico programma Check-up.

Come è nata l’idea di questo nuovo format?
Il nuovo programma, che va in onda sabato e domenica mattina, è il risultato dell’unione/fusione di due trasmissioni storiche e molto conosciute dai telespettatori. Cambia la nuova veste, tutta incentrata sulla salute, cambia l’orario visto che si passa dall’ora e mezza di “Check Up”, alle tre ore abbondanti in diretta di questa stagione. La fascia di pubblico diventa più ampia poiché non si parla solo di medicina. Il nuovo programma ha struttura del rotocalco dove trova spazio anche lo sport con Giampiero Galeazzi, la sicurezza alimentare e le garanzie per il consumatore con Antonio Lubrano, il giardinaggio, la fitoterapia.

Che reazione hanno avuto gli affezionati di “Check Up”?
Una trasmissione che dura 30 anni non è facile da dimenticare, per cui sono molti i telespettatori legati alla vecchia in onda fino all’anno scorso che hanno accusato il colpo. “Check-up” è decisamente un patrimonio di idee e conoscenza da salvaguardare. Un grande valore per la Rai visto che è stato il primo programma che ha parlato di medicina e che ha portato nelle case degli italiani centinaia di grandi medici considerati fino ad allora irraggiungibili. Il nuovo format porta tante novità ma mantiene intatto lo spirito.

Ampliare il pubblico significa trattare temi meno scientificamente impegnativi?
Continuiamo ad occuparci delle grandi patologie con ampi servi e collegamenti, ma grande spazio è dedicato anche al fitness, la ginnastica, le tecniche di rilassamento. Senza dimenticare il tema dell’alimentazione che è la chiave di tutto. Influisce sullo stile di vita, ma anche sulla salute, fa parte della nostra cultura e tradizione. Quando ci capita di viaggiare all’estero, per esempio in America, il valore culturale del cibo legato alle nostra storia e abitudini di salute è ancora più evidente. Inoltre, affrontiamo anche argomenti legati alla psicologia, ai rapporti familiari, alla violenza e ai giovani. L’attualità non cessa mai di offrire spunti per parlare anche di salute.

Rispetto ai temi medici, quali sono gli argomenti che destano maggior attenzione?
Sono numerosi. L’interesse del pubblico è di strettamente legato all’incidenza della malattia e alla sua diffusione. Al vertice dell’attenzione ci sono le malattie cardiovascolari, i tumori ma anche patologie meno gravi ma diffuse come, ad esempio, il mal di schiena: come prevenirlo, quali le posture da evitare e quelle corrette? Queste sono le domande più frequenti dei telespettori. A questi temi si aggiungono problematiche che hanno un forte impatto sociale come le cura palliative e l’assistenza ai malati terminali. Ci sono poi i trapianti per i quali stiamo combattendo con le armi della divulgazione una battaglia in cui crediamo moltissimo. Ritengo che una delle funzioni dell’informazione sia di far crescere una sensibilità riguardo la cultura della donazione. Alle argomentazioni seriose cerchiamo di affiancare storie straordinarie dal punto di vista umano, storie di persone che sono rinate grazie al trapianto.

Che rapporto ha con Internet?
Lo utilizzo, ma con grande attenzione. Per confrontarsi con una tale abbondanza di informazioni scientifiche, vere o presunte, occorre una grande capacità di selezione. Se si è in grado di fare questo, Internet è sicuramente è una ricchezza.

A cura di Walter Bruno