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Difendersi dal bioterrorismo

08/07/2005

Difendersi dal bioterrorismo è assai difficile. Più che prevenire la diffusione della malattia bisogna essere pronti nell’identificarla, nell’isolare eventuali persone contagiose e nel disporre i trattamenti adeguati.
Il bacillo più facile da trasportare è l’ormai famoso agente infettivo dell’antrace, una malattia che colpisce l’apparato respiratorio e può provocare morte nel 20 per cento dei casi trattati con antibiotico (se non viene curata, la mortalità può arrivare al 75 per cento). Esiste un vaccino contro l’antrace, efficace nel 92 per cento dei casi e utilizzato in genere dalle persone che lavorano con gli animali (l’antrace è molto diffusa tra gli ovini). Come tutti i vaccini ha una quota di rischio che non ne giustifica l’uso su vasta scala, tanto meno in Italia.

Attenzione al vaiolo
Per quanto riguarda invece il vaiolo, formalmente sradicato da tutto il territorio europeo, i rischi di effetti collaterali gravi sconsigliano al momento l’uso del vaccino, di cui comunque ci sono scorte sufficienti per tutta la popolazione mai vaccinata, ovvero quella sotto i trent’anni. Chi è stato vaccinato anche molti decenni fa, infatti, dovrebbe aver conservato la protezione immunitaria. Anche volendo immaginare lo scenario peggiore, su cui oggi non ci sono peraltro conferme concrete, la situazione attuale consente di prevedere che un attacco biologico possa essere in grado di creare alcuni focolai di contagio e pochi casi secondari (cioè con trasmissione da persona a persona) prima che si possa intervenire con tecniche di isolamento e vaccinazione di massa.

Il ritorno della peste
“Il bacillo della peste è un altro agente infettivo di cui si è ampiamente discusso nel campo del bioterrorismo” spiega Pietro Greco, giornalista, autore di “Bioterrorismo” pubblicato presso gli editori Riuniti. “La sua diffusione è bloccata dal fatto che le persone in buona salute in genere sono abbastanza resistenti alle infezioni e non sviluppano la forma letale. Inoltre il bacillo della peste è sensibile agli antibiotici”.

Rischio botulino
Infine, tra le molte possibili “armi improprie” va annoverato anche il botulino, una tossina in grado di provocare una progressiva paralisi flaccida dei muscoli. Di botulismo, però, si muore anche senza la presenza di terroristi dato che la tossina può contaminare le conserve casalinghe. Non a caso la saggezza popolare insegna che scatole e conserve che presentano rigonfiamenti della capsula devono essere gettate via perché ciò potrebbe segnalare la presenza di batteri all’interno della confezione. Il botulismo, però, non è contagioso per cui un eventuale uso criminale della tossina botulinica si configurerebbe più come un attacco su piccola scala.

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